POKEMON ROSSO E BLU // POKEMON TRADUZIONE ITALIANA VIDEOGIOCHI // NOMI POKEMON GIAPPONESI TRADOTTI IN ITALIANO
Pokémon Rosso e Blu in giapponese erano un po' diversi rispetto a Pokémon Rosso e Blu in italiano. Questo anche a livello di traduzione e adattamento. Scopriamo assieme in questo nuovo articolo i nomi originali di diversi pokemon famosi!
Il meraviglioso mondo dei Pokémon.
Una dimensione fantastica, generatasi in Occidente con i celebri titoli Pokémon Rosso e Pokémon Blu e abitata dai più bizzarri esseri straordinari.
"Tutti prorompenti, tutti differenti", citando la sigla italiana della prima serie animata.
Perché sì, in effetti ogni pokémon era ben distinguibile l'uno dall'altro, in virtù di un lavoro portato a termine da Game Freak e Creatures Inc durato ben sei anni, sotto gli occhi vigili di Nintendo.
Erano chiaramente diversi per aspetto e per poteri, certo, ma anche per i nomi: oltre un centinaio, che ogni giovane allenatore di qui conosceva a menadito e conosce tutt'oggi alla perfezione.
Restai sorpreso quando scoprii che, nella maggior parte dei casi, quei nomi che avevo imparato a memoria e verso cui nutrivo una sorta di legame "d'affetto" non erano quelli originali: in lingua giapponese ad esempio il focoso Charizard ha un altro nome, così come il simpaticissimo Psyduck o il selvaggio Scyther!
E cosa ancora più sorprendete, dietro ognuno di essi c'era un significato spesso diverso, rispetto a quello dei nomi che abbiamo conosciuto tramite i nostri adoratissimi Game Boy.
Dopo un'attenta e minuziosa ricerca, scopo di questo articolo sarà dunque quello di fornire al gentile lettore, in un'ottica traduttologica e comparativa, una panoramica riguardo le differenze tra i nomi giapponesi dei pokémon e quelli italiani.
Questo immaginando in aggiunta varie possibili soluzioni su come rendere in italiano tali nomi, traducendoli e adattandoli direttamente dal giapponese, nel tentativo di provare a ricreare l'effetto che possono produrre all'orecchio di un nostro amico nipponico.
E in più, raccontando alcuni retroscena che sono poco noti alla maggior parte dei fan.
Se siete pronti a partire, allenatori, scegliete pure allora... il vostro pokémon con cui iniziare!
Bulbasaur - Charmander - Squirtle
Premesse introduttive
Prima premessa)
Prima di iniziare la trattazione è necessario che venga spiegato il motivo per cui i nomi dei pokémon in italiano differiscono anche parecchio da quelli originali presenti in Pokémon Rosso, Verde pubblicati in Giappone nel 1996.
In sintesi ecco a seguire il perché.
Quando Nintendo decise di localizzare Pokémon Rosso e Pokémon Blu nel vecchio continente, in via sperimentale commissionò delle traduzioni anche in lingua spagnola e in lingua italiana, per i rispettivi mercati di riferimento.
Per l'Italia vennero chiamati due localizzatori, Elena Fogazzaro e Leonardo Piero, ai quali fu chiesto di tradurre il gioco in italiano a partire dalla traduzione inglese di Nob Ogasawara: dunque non direttamente dal giapponese.
E a differenza delle versioni francesi e tedesche, per scelta aziendale venne deciso di adottare per i pokémon i nomi inglesi, nelle versioni italiane dei titoli (probabilmente e semplicemente perché per la versione italiana non c'era una struttura localizzativa abbastanza ben consolidata).
Circa questi ultimi, i nomi inglesi, sembra che solo una piccola parte sia stata ideata dal poc'anzi citato traduttore, sotto forma di semplici suggerimenti proposti ai responsabili suoi superiori della localizzazione; la restante è figlia di decisioni prese appunto a un livello più alto.
Per un approfondimento, oltre a specifiche fonti riportate in calce, vi lascio qui a seguire dei video grazie al quale potrete approfondire tutta la vicenda (si tenga però sempre in conto che mancano le dichiarazioni di Nintendo). Il primo è del canale Youtube Did You Know Gaming, in cui c'è un contribuito sul caso dello studioso Pokémon DR. Lava:
Valido è anche un secondo video, quello dello youtubista videoludico chiamato Cydonia, il quale si concentra più nello specifico sulla traduzione italiana, di Pokémon Rosso e Blu.
Seconda premessa)
Non prenderemo in analisi ogni singolo nome presente nelle due versioni dei videogiochi: effettuare un'operazione del genere fornendo pubblicamente tutte queste traduzioni sarebbe illegale, in quanto così facendo verrebbe meno il principio di legittimo utilizzo che invece anima tale mio articolo. Gli unici che possono farlo sono solo e soltanto coloro i quali ne hanno i pieni e legali diritti.
A rigor di chiarezza, nonché di correttezza, noi dunque analizzeremo giusto una ristretta parte dell'intero elenco dei nomi giapponesi dei pokémon. Infatti su 151 ne prenderemo in esame soltanto 29: quindi solo il 19%.
Il numero minimo sufficiente per far sì a mio avviso che il lettore possa costruirsi un parere abbastanza chiaro e che gli permetta magari di intavolare una discussione col sottoscritto e con altri appassionati.
In calce seguiranno alcuni nomi extra di altri pokémon, fra i miei preferiti nelle diverse generazioni e che al contempo potrebbero essere secondo me particolarmente interessanti per tutta l'utenza. Considerando anche questi, la mia analisi verterà dunque solo e soltanto su un 3%, dell'attuale parco complessivo dei mostriciattoli tascabili (ad oggi oltre 900).
Terza premessa)
L'avrete capito, ma meglio specificarlo: tale articolo non ha nessuna intenzione di denigrare il lavoro svolto dai soggetti citati né mettere alla gogna le loro scelte. È stato scritto solo e unicamente per fini informativi, per generare una sana discussione tra noi appassionati e magari nella speranza che possa risultare in qualche modo costruttivo e migliorativo.
Quarta premessa)
Le mie proposte di traduzione non sono di tipologia letterale, né aderenti all'originale fino alla legnosità. La mia idea di traduzione è sì quella di restare quanto più vicino è possibile alla fonte ma senza rendere innaturale la lingua di destinazione. In parole povere, alcune delle mie proposte di traduzione sono comprensive di adattamenti.
La metodica di base utilizzata è stata generalmente per tradurre la seguente:
- Traduzione in italiano dei segmenti in lingua giapponese.
- Inalterazione di gran parte di quelli in inglese, per mantenere "l'effetto esotico".
- In caso di pluralità di giochi di parole, si è cercato di renderli tutti, e lì dove non possibile è stata operata una selezione per mantenere i significati secondo me più importanti.
In aggiunta, si specifica che nello stendere il mio lavoro ho voluto più volte sottolineare come quasi ogni interpretazione sui nomi riportata nell'articolo, mia o non mia, per quanto possa risultare verosimile si basa su semplici ipotesi, non su dichiarazioni ufficiali.
Ciò è dovuto al fatto che non solo per l'appunto dichiarazioni in merito scarseggiano, ma anche al fatto che i nomi originali dei pokémon sono scritti tramite trascrizioni fonetiche, non ideogrammi (i quali possono indicare con più precisione il campo semantico, ovvero il significato). Ed essendoci in lingua giapponese numerosi omofoni, su cui loro giocano molto in maniera creativa, è praticamente impossibile stabilire con certezza assoluta quali siano le effettive origini di questo o quell'altro nome.
Discorso simile vale anche per i nomi inglesi, solo marginalmente toccati in questo testo, le cui però difficoltà nel ritracciarne le radici sono per ovvie ragioni di minore entità.
Quinta premessa)
Troverete un'alternanza tra la scrittura "pokemon" e la scrittura "pokémon": questo perché, nonostante la seconda trascrizione sia quella corretta e ufficiale, i motori di ricerca pare che diano come chiave principale la prima.
Sesta premessa)
Da parte mia non c’è nessunissima presunzione di dire che le mie proposte di traduzione possono essere le uniche esatte. Magari un altro traduttore potrebbe proporre altre rese, che comunque sarebbero valide. Lo spazio commenti è aperto per interventi e suggerimenti di tale genere.
Inoltre, si specifica che non c'è nessuna volontà da parte mia nell'affermare che i nomi dei pokémon dovrebbero essere tradottti anche da noi in italiano. Né tanto meno asserire che nell'eventualità improbabile di ritraduzioni dei titoli citati, questi nomi dovrebbero essere tradotti così come da me proposto.
Semplicemente, nell'articolo troverete delle proposte esemplificative che:
- Da un lato, immaginano traduzioni in italiano dei nomi in maniera simile a come avvenuto per il mercato francese e tedesco.
- Dall'altro, provano a riprodurre l'effetto che i nomi originali fanno ad un orecchio giapponese.
Inoltre, è bene considerare che i nomi dei pokémon sono spesso il risultato di più ispirazioni, e che quindi le ipotesi che leggerete di uno stesso nome potrebbero essere contemporaneamente corrette perfino tutte.
Settima premessa)
Il sottoscritto non ha nessun legame con Nintendo, Game Freak, Creatures Inc, The Pokémon Company e con tutte le altre compagnie legate alla serie.
Qualora qualche soggetto si approfitti delle traduzioni qui da me proposte per creare e distribuire illegalmente una versione dei giochi diverse da quelle presenti sul mercato dovrà essere ritenuto responsabile di ciò egli ed egli soltanto; o loro, in caso di pluralità di soggetti. Questo in base al fatto che tale articolo, come già specificato, ha come unici fini quelli di analisi e discussione, così come prevede la legge e in particolare le leggi in materia di diritto d’autore e di critica.
Ottava premessa)
Non è consentito utilizzare questo articolo o parti di questo articolo per nessun fine commerciale. E non è possibile rielaborarlo in nessun caso senza autorizzazione da parte mia, ad esempio per creare una sua versione video. Né tantomeno è consentito l'utilizzo anche di singoli pezzi senza una mia forma di consenso o senza una doverosa citazione e rimando allo stesso.
Nona premessa)
Qualora mi si voglia chiedere di modificare o rettificare certe informazioni, potete contattarmi all'indirizzo di posta elettronica indicato nella sezione contatti di questo blog. Nel caso, la mia risposta verrà inviata nel più breve tempo possibile e il cambiamento verrà subito comunicato in maniera chiara e nella maniera per me più capillare possibile.
[ Aggiornamento del 28/03/2024: aggiunte nuove informazioni su Psyduck e una nota su Golduck ]
[ Aggiornamento del 03/01/2025: aggiunta una possibile ulteriore ipotesi sul nome di Blastoise ]
[ Aggiornamento del 20/03/2025: aggiunte integrazioni a Charizard, Blastoise, Golduck e Scyther]
Detto questo, iniziamo!
Nome d'origine di Bulbasaur, probabile frutto dell'unione di due parole giapponesi, ovvero fushigi (不思議) e la versione sonorizzata di tane (種).
In senso aggettivale, il termine fushigi può stare per "meraviglioso", "curioso" e "misterioso". Volendo sintetizzare, è una parola che si usa quando ci si vuol riferire a qualcosa che suscita in noi un senso di "affasciante bizzarria".
La parola tane (e quindi anche dane) significa "seme". Ma attenzione: dane è in aggiunta omofono di una coppia di particelle nipponiche che, se poste alla fine di una frase, servono in genere per affermare e chiedere conferma, retoricamente o non retoricamente ("da ne", だね). Per portare un esempio pratico, se in giapponese dico "fushigi da ne?", sto dicendo qualcosa del tipo "Misterioso, vero?"
Di conseguenza, il nome giapponese di Bulbasaur potrebbe suonare al contempo sia come "Misterioseme" sia come "Misterioso, vero?".
La traduzione di sintesi a cui ho pensato per rendere questo possibile gioco di parole è dunque Misteriosemeh ("Misterioso seme, eh?").
Altre possibili rese possono essere con gli altri differenti traducenti di fushigi, quindi ad esempio Meraviglioseme o Meravigliosemeh, oppure e Curioseme o Curiosemeh.
Io ho optato per l'aggettivo "misterioso" perché i pokémon sono delle creature derivanti dagli youkai (妖怪), esseri sovrannaturali della tradizione giapponese il cui nome è connesso per l'appunto al concetto di "mistero".
Ad ogni modo, è bene precisare e sottolineare che l'omofonia tra il dane per dire "seme" e il "da ne" per affermare e chiedere conferma potrebbe essere solo una coincidenza. Quindi, nella mente di quelli di Game Freak, potrebbe anche essere che il nome originale di Bulbasaur sia da intendersi solo e più semplicemente nel senso di "Misterioseme".
Fushigisou (フシギソウ)
Il nome nipponico di Ivysaur è molto simile per costruzione a quello della sua pre-evoluzione.
La differenza sta nel segmento finale, dove al posto di "dane" abbiamo "sou" (si pronuncia "soo", con una vocale "o" allungata": questa è la regola quando si vede in una parola giapponese una vocale "u" subito dopo la vocale "o").
In lingua nipponica questo termine può stare per varie cose, ma sono concorde nel ritenere che il suo significato sia da ricercare innanzitutto in una delle possibili letture della parola giapponese kusa (草), ovvero "erba".
Quindi, sotto questa prospettiva, il nome del pokémon potrebbe suonare come Misterioerba, o Meraviglierba e Curioserba.
Potrebbe anche qui essere una coincidenza, ma un'altra ipotesi vede in quel "-sou" alla fine del nome un collegamento con il verbo ausiliare giapponese sou (そう), il quale sta per "sembrare" oppure "parere". Quindi, se in giapponese dico "fushigi sou" sto dicendo "sembra misterioso".
Di conseguenza, una possibile resa in italiano potrebbe essere Parmisterioso.
In alternativa, altre valide potrebbero essere Parmeraviglioso e Parcurioso
Comunque, se volessimo sintetizzare in un'unica soluzione entrambe le interpretazioni, probabilmente le soluzioni migliori potrebbe essere Parmisterioerba, o Parmeraviglierba o Parcurioserba.
Nota: il titolo originale della terza puntata della serie animata Esplorazioni Pokémon, gioca chiaramente con i nomi di Fushigidane e Fushigisou e loro possibili doppi sensi; tuttavia, del gioco di parole quelli di Game Freak e Creatures Inc potrebbero essersene accorti solo in un secondo momento. Come sia andata davvero per il momento non possiamo saperlo, almeno stando alle fonti disponibili qui in Occidente.
Fushigibana (フシギバナ)
Nome giapponese di Venusaur, costruito anch'esso sulla stessa falsariga di quello di Bulbasaur e di Ivysaur. Ricorre di nuovo il termine fushigi, ma questa volta vediamo in coda abbiamo bana, versione sonorizzata di hana (花), che vuol dire "fiore".
Quindi, all'orecchio di un giapponese il suo nome può suonare come qualcosa come "Misteriofiore", oppure Meravigliofiore o Curiofiore.
Questo bana, è inoltre interessante notare, risulta molto simile per pronuncia a "da na" (だな), una variante più mascolina del "da ne" visto prima, e che in virtù di ciò in genere suona un po' più forte.
Se era proprio questo l'effetto che i creatori volevano ottenere, anche se lo ritengo improbabile per mancanza di prove abbastanza solide, trovo comunque stuzzicante ipotizzare allora che nella creazione dei nomi si sia voluta seguire una "linea evolutiva" che va da una sorta di domanda a una specie di affermazione: da ne (affermo chiedendo conferma) --- > sou (dico che una cosa mi dà una certa impressione) --- > ba na/da na (praticamente asserisco).
Il nome originale del primo pokémon iniziale di Tipo Fuoco dovrebbe proprio venire dalla fusione della parola giapponese per dire fuoco (hi, 火 ) e del termine nipponico per dire lucertola (tokage, 蜥蜴).
Nella nostra lingua, una possibile resa potrebbe quindi essere Fuocertola.
Rese alternative potrebbero essere il più letterale Fuocolucertola, o anche Pirolucertola/Pirocertola (sebbene in questi ultimi casi il termine "piro" per noi suona piuttosto tecnico, laddove invece "hi" in originale non produce in genere questa percezione).
Inoltre, è interessante apprendere come il nome giapponese della specie animale nota come "salamandra" sia nota proprio come hitokage. Di conseguenza, il nome originale di Charmander (ed ecco perché "mander") può suonare per un nipponico anche come Salamandra.
Nota: a onor di specifica, la salamandra non è una specie di lucertola: trattasi infatti di un anfibio (dunque "una sorta di rana"), che solo per forma e apparenza generale sembra una lucertola. Parliamo dunque di una definizione tradizionale, discendente di altri tempi, come quella per cui i kinoko (funghi, in giapponese, 茸) rientrerebbero nella categoria degli shokubutsu (植物), ossia delle piante.
Lizardo (リザード)
Charmeleon in giapponese è conosciuto col nome di Lizardo, che è la traslitterazione pari pari dell' approssimazione nipponica del termine inglese lizard, ossia lucertola.
Ovvero, i giapponesi pronunciano la parola anglosassone lizard dicendo o scrivendo "lizardo", in quanto il loro sistema linguistico è sprovvisto di singole consonanti (volendo eccettuare la enne, che però non è propriamente una enne).
Immaginando di trasporre il suo nome in italiano, la resa più fedele sarebbe quindi proprio "Lizardo".
Questo anche e soprattutto perché il suo nome è stato registrato proprio così. Tanto è vero che sui diversi prodotti ufficiali nipponici il suo nome in caratteri occidentali è sempre scritto come "Lizardo", per l'appunto.
La ragione di questa bizzarra scelta potrebbe risiedere nel fatto che un charmeleon è la pre-evoluzione di Charizard, noto nel Paese del Sol Levante come Lizardon. Dunque, così come gli mancano delle caratteristiche per essere un lizardon (ali, colore diverso e maggiore massa), così al suo nome originale manca una lettera rispetto all'evoluzione: la spiegazione potrebbe essere questa.
Lizardon (リザードン)
La rossa lucertola si evolve e diventa un drago. Di pari passo, riprendendo quanto poc'anzi ipotizzato, anche il suo nome sembra appunto come evolversi, e da Lizardo diventa Lizardon: quest'ultimo, il nome nipponico del celebre Charizard.
Quel "don" che particolareggia il suo nome nipponico potrebbe essere da collegare al "don" presente nei nomi di vari animali preistorici, come il Megalodon o l'Iguanodon (la parola don significa "dente").
L'ipotesi che prende in considerazione i mostri giganti giapponesi ha un fondamento piuttosto solido, sia perché Charizard non risulta caratteristico per le sue zanne sia perché è un dato certo che lo sviluppo della prima generazione dei titoli è stata fortemente ispirata alle figure dei kaijuu.
Monetartaruga: questa secondo me una possibile resa in italiano del nome nipponico di Squirtle (io la penso con la accentazione "Monè-tartaruga", più eufonica).
Un'altra possibile resa potrebbe essere Monetaruga.
Ad ogni modo, è interessante apprendere come la parte che sta per "zeni" sembri allacciarsi a una parola giapponese di stampo popolare che serve a indicare il concetto di moneta, o di monete. Ancor più nello specifico, il termine può anche indicare un loro tipo antico di moneta, tonda e con un buco al centro.
Data tale ambivalenza, un buon corrispettivo in italiano non può che dunque essere secondo me proprio la parola moneta, perché è sia popolare sia direttamente derivata dal latino "monēta".
La parte che sta per "game" invece (che è la versione sonorizzata dell'omosignificante kame) significa tartaruga, e da qui la crasi.
Nota: Stando al programma televisivo "PokéQuiz" in Pokémon Nero e Bianco, "Zeni è (per l'appunto) un termine all'antica per 'moneta'. E il carapace di Squirtle ricorda una moneta antica, quindi è così che hanno avuto il loro nome" (traduzione diretta dalla voce inglese wikipedia di Squirtle).
Inoltre, il nome potrebbe essere da intendersi anche in un senso figurato: l'immagine di una moneta, che è un oggetto molto piccolo che sta in una mano, forse serve per dire che Squirtle è il "piccolo" di Blastoise.
Infine, collegandoci a quanto appena ipotizzato, esso potrebbe essere in aggiunta da congiungere al concetto al nome con cui i giapponesi chiamano i piccoli della testuggine palustre punteggiata: ovvero, proprio zenigame!
Kameil (カメール)
Sebbene in originale si pronunci Kameru, il nome ufficiale giapponese di Wartotle è Kameil: questo perché la parte che sta per "-eru" è il modo approssimato più vicino per pronunciare nella loro lingua la parte che in caratteri occidentali corrisponde a "eil".
Kame, l'abbiamo visto prima, anche qui vuol dire tartaruga. Circa la sezione finale, quel "-il", si è avanzata la concreta ipotesi che sia da collegare alla parola inglese per dire coda, ossia tail: dopotutto, Wartotle è una tartaruga con una vistosa coda.
Dando per buona questa tesi, possibili rese in italiano per provare a ricreare l'effetto che potrebbe fare a un orecchio giapponese potrebbero essere Tartoda, Codartaruga, Codatartaruga o Codataruga.
Ad ogni modo, dato il probabilissimo riferimento alla parola inglese "tail", in una traduzione in italiano quel segmento andrebbe mantenuto, e di conseguenza una soluzione potrebbe essere ad esempio Tartarugail, oppure Tartargail.
Nota: ci sarebbe da precisare che dietro la pronuncia del suo nome originale potrebbe esserci un ulteriore gioco di parole: kame (tartaruga) più kameru (噛める), quest'ultimo che in giapponese significa "saper mordere", e in effetti Wartotle è una tartaruga che con i suoi denti suggerisce che potrebbe essere dal morso facile.
La differenza tra il nome e il verbo kameru comunque sta nel fatto che quest'ultimo non possiede un prolungamento vocalico dopo la seconda sillaba.
Kamex (カメックス)
La parola giapponese che sta per tartaruga, ossia kame, nell'ultima evoluzione di Squirtle potrebbe essere da mettere in connessione con l'accomodamento nipponico del termine inglese "max" (massimo), ovvero makkusu (マックス). Questa è una delle ipotesi al momento più accreditata.
Una traduzione in italiano potrebbe dunque essere Tartarugax, oppure Maxaruga.
Un'altra ipotesi tira in ballo la parola latina "rex" (re), e quindi Kamex sarebbe da intendersi come se fosse Tartarughex, oppure Rexaruga.
Quest'ultima tesi è piuttosto affasciante secondo me, perché si allaccia a quella fase di sviluppo in cui Game Freak dovette decidere, prima della pubblicazione di Rosso e Verde, quali pokémon tra i tanti ideati mantenere all'interno del gioco.
Oggi sappiamo che sembra che l'evoluzione finale di Squirtle fosse un'altra, una sorta di Wartotle potenziato, e che Blastoise fosse l'evoluzione di un altro pokémon tartaruga. Al di là del discorso ridondanza di tartarughe all'interno di una singola generazione, Tajiri e gli altri potrebbero aver pensato di eliminare il "Super Wartotle" per sostituirlo con Kamex (il Re delle Tartarughe) perché altrimenti quest'ultimo ne avrebbe indebolito la sua importanza, in quanto evoluzione finale del pokémon d'acqua iniziale.
Un'altra ipotesi che mi sento di tirare in ballo è di considerare la parola inglese tank, ossia "carro armato", che i giapponesi accomodano in tanku (タンク). Oppure il suo plurale, tanks, che i nipponici traslitterano in tankusu (タンクス). Avrebbe senso in quanto il carapace di Blastoise, con i suoi due cannoni, può ricordare la figura di un carro armato.
Il riferimento al veicolo tra l'altro pare quasi forse suggerito nella descrizione della voce Pokédex del Pokémon in Let's Go Pikachu e Eevee: "Grazie alle sue possenti zampe può sostenere i contraccolpi del cannone sul guscio, che ha una potenza simile a quella di un carrarmato".
La versione di questa ipotesi per cui il suo nome giapponese di Blastoise sarebbe da legare più al termine tanks piuttosto che tank, quindi alla declinazione al plurale invece che al singolare, potrebbe trovare giustificazione nel fatto che in genere in carri armati hanno un solo cannone e non due. Quindi, sotto quest'ottica, forse GameFrank voleva creare un'associazione non con un singolo carro armato ma con più carri armati, dando di conseguenza l'idea di una maggiore potenza di fuoco.
Infine, un'altra ipotesi tira in ballo la semplice l'orecchiabilità: la "x" di Kamex è stata messa lì semplicemente perché darebbe al nome un suono più accattivante, che suggerisce forza e potenza.
Un'ultima ipotesi, spiegherebbe il nome sulla base della possibile connessione figurativa tra i due cannoni di Blastoise e i due segmenti superiori della lettera "X".
Butterfree (バタフリー)
- La prima, l'allaccia all'immagine degli insetti che si poggiano su latte o burro lasciato scoperto.
- La seconda, ipotizza che il termine "burro" sia da collegare al tipico colore delle ali delle farfalle.
- La terza, porta avanti la tesi per cui sarebbe il colore dei loro escrementi, da associare al burro.
Quale che sia la vera origine, si può comunque anche dare praticamente per certo che il nome Butterfree sia un gioco di parole che si allaccia foneticamente al termine da cui deriva, butterfly per l'appunto (in giapponese approssimato in batafurai, バタフライ). In questo senso, il suo nome acquisterebbe dunque il significato di Farfallibera, oppure di Liberfalla.
Spear (スピアー)
Nota: anche se a onor di precisione Beedrill sembra più una vespa che un'ape!
Poppo (ポッポ)
Il nostro tenero "Picciottello", ossia Pidgey (probabilmente da pigeon, piccione, e pudgy, cicciottello), nell'originale giapponese presenta un nome del tutto diverso: Poppo!
Da dove deriva?
L'ipotesi su cui anche io scommetto considera l'onomatopea giapponese che sta per il tubolare, il tipico verso dei piccioni, che si dice e scrive proprio poppo (ぽっぽ). Di conseguenza, si farebbe la cosa giusta se lo si volesse trasporre pari pari in italiano con Tubtub.
Il nome, secondo un'altra ipotesi, deriverebbe non da un'onomatopea ma da una parola nipponica di uso infantile per indicare la colomba, ossia hatopoppo (はとぽっぽ). Possibili rese, se fosse questa l'ipotesi giusta? Beh, io direi Lomba! («Mamma, guadda! La lomba, la lomba» disse il bimbo alla madre).
Pikachu e Raichu (ピカチュウ - ライチュウ)
Riguardo il nome di Pikachu (e di riflesso anche quello di Raichu), le prossime righe potrebbero stupire molti di voi gentili lettori: apprenderete infatti qualcosa che va in parte contro la credenza comune!
Ovvero, ciò che si ritiene praticamente un dato di fatto è che il nome "pikachu" deriverebbe dall'unione di queste due parole giapponesi: pikapika (ピカピカ), che indica lo scintillio elettrico, e chuuchuu (チューチュー), l'onomatopea che sta per il verso del topo.
Attenendoci a questa interpretazione, il suo nome sarebbe dunque traducibile in italiano con qualcosa come "Bizzsquit" oppure "Scintilsquit". E comunque probabilmente all'orecchio di un giapponese è così che potrebbe suonare. Tuttavia, una recente intervista al personale creativo coinvolto nella realizzazione di Pokémon Verde e Rosso rivela un retroscena sorprendente.
Pubblicata il 26 luglio 2018 sul sito ufficiale italiano di Pokémon, in essa la disegnatrice del mostriciattolo giallo, Atsuko Nishida, da un lato conferma che la parte che sta per "pika" deriva dalla voce onomatopeica pikapika. Ma a riguardo della seconda parte del nome ha spiegato che:
Nishida: Per "chu" invece sono andata un po' a naso. Mi piaceva il suono che, tra l'altro, suggeriva qualcosa di piccolo e carino. Quindi non è che "chu" facesse particolarmente riferimento al verso del topo in giapponese. In realtà non lo avevo concepito specificamente come tale, dal momento che esistevano già Pokémon come Rattata ispirati a un topo.
Nota: infatti nelle idee iniziali, Pikachu era ispirato alla figura del dolce daifuku e poi dello scoiattolo.
Nella stessa intervista il responsabile artistico dei due titoli, Ken Sugimori, sottolinea quanto dichiarato da Nishida confermando che la definizione "Pokémon Topo" è stata data solo in seguito, forse per volere di Satoshi Tajiri.
In conseguenza di ciò, per tradurre in italiano il nome di Pikachu, non bisognerebbe pensare a soluzioni come Bizzsquit, ma al massimo soluzioni come "Bizzchu".
Per quanto concerne l'evoluzione Raichu vale lo stesso discorso.
Rai (雷) in giapponese significa tuono, oppure folgore, quindi lo si potrebbe tradurre come Folgorchu. Dato però che l'assonanza con la voce onomatopeica rimane, ad un orecchio nipponico il suo nome può comunque suonare come qualcosa simile a "Folgorsquit" o "Tuonosquit".
Piccola cosa curiosa da notare: considerando che di Raichu ne esisteva l'evoluzione Gorochu, la cui prima parte del nome si connetterebbe al suono onomatopeico giapponese dei rimbombi del tuono (ゴロゴロ gorogoro), questa linea evolutiva avrebbe dunque seguito nella nominazione una sequenza logica di rumori legati a una folgore: ovvero prima lo scintillio, poi il tuono e per finire il suo conseguente rimbombo.
Ricostruzione fantasiosa dell'ultimo anello mancante nell'evoluzione di Pikachuu e Raichu. |
Ad ogni modo, dato che i loro nomi rientrano nella categoria di quelli che restano uguali dalla lingua giapponese alle lingue straniere, non dovrebbero essere tradotti e rimanere dunque come tali.
Rokon e Kyukon (ロコン - キュウコン)
I nomi inglesi di questi due pokémon sono Vulpix e Ninetales. Il primo è probabilissimo figlio della combinazione della parola latina vulpes (volpe) e del numero sei in lingua inglese, six; inoltre, dato il Tipo Fuoco, potrebbe avere un collegamento con la parola vulcan, vulcano. Circa il secondo, traducendo sempre dall'inglese, esso dovrebbe stare letteralmente per "nove storie"; c'è però da notare che la pronuncia di tales è praticamente uguale a quella di tails, e quindi il nome suona anche come "nove code".
Anche nei loro nomi originali, ci sono collegamenti ai numeri sei e nove e alla figura della volpe.
Innanzitutto, il nome giapponese di Vulpix è Rokon.
Con estrema probabilità, la prima parte è da allacciare al termine nipponico per dire sei, ovvero roku (六). La seconda parte, kon, potrebbe derivare da una delle possibili letture di questo carattere: 恨.
Carattere che per l'appunto può essere pronunciato "kon" e che sta a significare "rancore", in allaccio forse alla mossa di Tipo Spettro "Stordiraggio" di Vulpix che può imparare in prima generazione e al fatto che la sua evoluzione può scagliare un maleficio millenario, se qualcuno gli afferra una delle code per arrecargli disturbo (stando alla descrizione pokédex della versione nipponica di Pokémon Blu; negli originali rosso e verde è scritto che può vivere mille anni).
Nota: a partire dalla terza generazione, guarda caso, Vulpix potrà imparare la mossa "Rancore".
In aggiunta, kon potrebbe riferirsi al suono onomatopeico konkon, ossia il tipico verso che fanno le volpi secondo i giapponesi. Inoltre, Rokon potrebbe anche essere da allacciare a livello anagrammatico alla parola konro (コンロ), ovvero fornello a gas (e quindi in connessione al concetto di calore e di fuoco). Infine, una lettura alternativa della parola giapponese per la volpe, 狐 kitsune, è ko.
Tenendo conto di tutto questo, una possibile sintesi traduttiva del nome potrebbe dunque essere Seguai: la parte che sta per "se" si connetterebbe al numero sei, mentre la parte che sta per "guai" si collegherebbe sia al nome italiano del verso della volpe, il guaiolare (una sorta di abbaio/lamento), sia alla parola "guaio", concetto vicino a quello di maleficio (scagliato per rancore).
Stesso discorso applicabile al nome giapponese di Ninetails, ossia Kyuukon. Esso condivide infatti con la pre-evoluzione la seconda parte ma differisce per la prima, la quale dovrebbe stare per "nove". Quindi il suo nome lo si potrebbe tradurre con Noveguai.
Può però anche essere tradotto con Arcaiguaio, in quanto dietro il suo nome probabilmente c'è un ulteriore gioco di parole: kon, starebbe sempre per "rancore", e kyuu starebbe anche per "antico", "vecchio", "arcaico". E prima l'abbiamo detto, Ninetails è un pokémon che può lanciare malefici di durata millenaria: sorprendente, direi!
Koduck (コダック)
Il nome giapponese del nostro Psipapero (questa la possibile traduzione dall'inglese Psyduck) non si connette al fatto che il pokémon può utilizzare poteri psichici. Di fatti il suo nome originale è Koduck (Kodakku), ossia probabilmente da intendersi come "piccolo di papera". Dato che nell'appellativo c'è un termine in lingua inglese, una valida resa in italiano potrebbe dunque essere Anatroduck, Paperinduck oppure Pulcinduck.
Curiosità: il termine nipponico per indicare l'anatra nana, la Call duck, ossia una razza particolare di questo animale, è proprio kodakku!
E... curiosità nella curiosità: uno dei nomi giapponesi di "Call Duck" è "koru dakku" (コールダック), che sembra una crasi di cold (korudo, コールド) e duck (dakku, ダック). Così inteso suona dunque come se fosse Cold Duck, "Papero freddo": sarà allora per questo che la colorazione cromatica di Psyduck è azzurro chiaro, come se fosse "congelato"? E sarà legato a questo che le colorazioni di Psyduck e Golduck sembrano essere appositamente invertite?
A proposito di quest'ultimo:
Nota su Golduck
Potrebbe essere questo un riferimento al fatto che in prima generazione il colore oro è associato ai pokémon di tipo psico, e sappiamo che Golduck ha poteri psichici. Oppure, altra supposizione, al concetto del grande valore dell'oro, usato ad esempio anche per premiare gli atleti che si classificano ai primi posti nelle competizioni sportive.
Se ci rifacciamo ad alcune voci pokédex, quest'ultima ipotesi sembra assumere molta consistenza:
- Rubino: "Le zampe anteriori e posteriori a pinna dotate di membrana interdigitale e il corpo longilineo di Golduck gli conferiscono una velocità incredibile. Infatti è molto più veloce dei più esperti nuotatori umani".
- Zaffiro: "Golduck è il più veloce nuotatore tra tutti i pokémon. Nuota senza fatica anche nel mare agitato e tempestoso. Talvolta salva naufraghi dai relitti affondati in alto mare".
- Perla: "Nuota a velocità incredibile grazie alle poderose zampe palmate. È il miglior nuotatore fra i pokémon".
- Arceus: "Il corpo vigoroso e le membrane degli arti fanno di lui un magistrale natatore capace di avanzare imperturbato tra i cavalloni dei mari in burrasca".
Tenendo conto di ciò, in quest'ottica il "Gold" di Golduck assumerebbe il significato di "Papero dalle eccellenti qualità/abilità". La supposizione trova forza inoltre se si paragonano gli adattamenti in altre lingue del suo nome: infatti nella stragrande maggior parte dei casi rimane invariato oppure si lega per l'appunto al concetto di "eccellenza".
Se tutto ciò avesse conferma, avrebbe perfettamente senso che il suo nome sia rimasto molto spesso invariato in giro per il mondo: Golduck, "anatra d'oro" (per le sue doti).
Curioso notare come negli sprite di Pokémon Oro e Argento il suo becco pare essere proprio del classico colore oro, che poi da lì in avanti ha assunto una colorazione più chiara, forse legabile al colore "oro chiaro". Inoltre, guarda caso, è sempre curioso notare come nelle sue versioni cromatiche il becco assuma una colorazione secondo me come quella... dell'oro rosa!
Un'altra associazione possibile potrebbe essere con la parola inglese "gorgeous", che significa: "bello", "splendido", "magnifico". In giapponese la traslitterazione corrispondente è "goojasu" (ゴージャス). Il collegamento sussisterebbe in quanto in varie voci pokédex viene fatto riferimento al suo modo di nuotare aggraziato ed elegante, quindi bello da ammirare.
Infine, più semplicemente la parte che sta per "Goru" è stata scelta perché aveva un suono che ispirava forza e grandezza, così da poter contrapporre il suo nome a quello di Koduck (pulcino di papero).
Kairiky (カイリキー)
Ossia Machamp, il cui nome giapponese è una versione modificata del termine nipponico kaikiri (怪力), vale a dire "forza sovraumana" oppure "forza sovrannaturale". Tenendo conto che in lingua giapponese la mossa "Forza" si chiama proprio Kaikiri, un valido adattamento per quest'ultima potrebbe essere "Super Forza".
La differenza tra il nome originale di Machamp e il termine kaikiri sta nel fatto che nel primo sono state invertite le ultime due sillabe della parola di riferimento e nella chiara presenza della ypsilon finale, che con ogni probabilità serve a richiamare il fatto che il nome debba suonare come quello di un wrestler.
Di conseguenza, una traduzione fedele in italiano potrebbe essere Superzafory.
Nota: la linea evolutiva di Machamp segue una progressiva crescita anche nei nomi, che in ogni caso suonano come quelli di wrestler. Si passa infatti da "forza umana" a "forza erculea" fino a giungere appunto a "forza sovrannaturale".
Ghos e Ghost (ゴース - ゴースト)
Game Freak deve aver particolarmente tenuto fede al proprio nome (freak, strano) per nominare Gastly e Haunter, che in giapponese sono noti con gli appellativi di Ghos e Ghost. Infatti, alle loro orecchie del popolo nipponico i loro nomi possono suonare rispettivamente come Fantas e Fantasma!
Il nome giapponese di Gastly potrebbe però essere qualcosa di più, e legarsi all'approssimazione nipponica del termine inglese per dire gas, ovvero gasu (ガス). Quindi il suo nome sarebbe una crasi tra ghost e gas: perciò Gasu.
Tuttavia, dato che pare i loro nomi siano volutamente all'inglese, in una localizzazione italiana super-aderentissima dovrebbero comunque restare così come in originale: Ghos e Ghost, per l'appunto.
E sarebbe dunque mia opinione lasciarlo così com'è in originale: Strike.
Gyarados (ギャラドス)
Il nome di Gyarados è uguale a quello giapponese tanto in inglese tanto in italiano (perciò si pronuncia "Ghiarados", non "Gheridos"). Rientra dunque in quel gruppo in cui quelli di Game Freak e Pokémon Company hanno voluto che fosse, in diverse delle lingue principali, uguale a come è in originale.
Se volessimo tuttavia tentare a tradurlo lo stesso in italiano, bisogna considerare tutte le più rilevanti ipotesi che sono state fatte riguardo l'origine del suo nome, che si allaccerebbe alle parole nipponiche:
- Gyakusatsu (虐殺), ossia massacro, carneficina.
- Gyakkyou (逆境), avversità.
- Arashi (嵐), tempesta.
- Arasoi (争い), conflitto.
- Odosu (脅す), ovvero minacciare, intimorire, spaventare, terrorizzare.
Tra le varie soluzioni a cui ho pensato per provare di tradurlo, la migliore mi è sembrata Carnspavento.
La parte che sta per "carn" si collegherebbe all'idea di carneficina. Quella che sta per "spavento" chiaramente all'emozione omonima, la quale quest'ultima ha al suo interno "vento", che si collegherebbe all'immagine di una tempesta.
Kairyu (カイリュー)
La seconda parte, con estrema probabilità è da legare al termine nipponico ryuu (竜), ossia drago. La prima parte invece, ovvero kai, potrebbe essere da allacciare a diverse parole come:
- Kai di oceano (海).
- Kai di delizia, piacevolezza (快).
- Kaijuu (怪獣), ovverosia mostro.
- Kaizoku (快速), alta velocità.
- Hakai (破壊), cioè distruzione.
- Kaigo (介護), prendersi cura.
La parte che sta per "mon" si riferirebbe alla parola mostro. E chiaramente la parte "drago" al fatto che sia un drago. Per quel che riguarda la sezione iniziale, il rimando sarebbe a una varietà di concetti allacciabili alla parola celeste, che è il colore del mare ma anche del cielo. Quindi in quest'ultima accezione la parola celeste si collegherebbe figurativamente a una sensazione piacevole che ti porta con l'animo in alto, che ti rende allegro. Oppure può anche connettersi all'immagine di una persona dall'animo dolce e altruista; inoltre il nome "celeste" si può collegare foneticamente all'aggettivo celere, ossia veloce.
- Bizzarro.
- Meraviglioso.
- Incantevole.
- Misterioso.
- Mew è un pokémon estremamente particolare, per aspetto e poteri.
- Mew è un pokémon le cui apparizioni destano meraviglia, tanto da sembrare sovrannaturali.
- Mew è un pokémon dall'aspetto piacevole, con forme tenere e di un rosa delicato.
- Mew è un pokémon a tutti gli effetti misterioso, e non a caso è il primo della omonima categoria.
Nomi Pokémon EXTRA
La maggior parte delle ipotesi punta tutto sull'unione tra il termine nipponico bakufuu (爆風), ovvero esplosione/scoppio, e l'approssimazione giapponese della parola inglese typhoon (タイフーン), ossia tifone. Sotto quest'ottica, una possibile resa in italiano del nome potrebbe dunque essere Esplofone, oppure Tifosione (quest'ultimo richiamerebbe anche il concetto di fusione, quindi qualcosa che si lega al fuoco e al calore).
Tuttavia un ulteriore considerazione ce la suggerisce il nome pokémon del mostriciattolo, che è classificato come Pokémon Eruzione, o Pokémon Vulcano. La cui mossa più peculiare, guarda caso, è proprio "Eruzione".
- «Oh, davvero?» (retoricamente)
- «Già, proprio così!»
- «Ah, capisco».
- «Mh, così pare...»
- «Sì, le cose stanno in questo modo».
Quindi sarà forse per questo che in lingua inglese è definito "Pincer Pokémon", ossia Pokémon Chele/Pinze (cosa simile in italiano, dove però il lemma "chele" non lascia spazio ad altre interpretazioni, a differenza di pincer).
Una soluzione più snella potrebbe invece essere Rumoverna, Rumorverna o Frastoverna.
PS: comunque, molto bello il film a lui dedicato!
https://wiki.xn--rckteqa2e.com/wiki/%E3%83%9D%E3%82%B1%E3%83%A2%E3%83%B3%E3%81%AE%E5%90%8D%E5%89%8D%E3%81%AE%E7%94%B1%E6%9D%A5%E4%B8%80%E8%A6%A7/%E7%AC%AC%E4%B8%80%E4%B8%96%E4%BB%A3
http://park3.wakwak.com/~pokepale/zukan/no/y_1_50.htm
http://park3.wakwak.com/~pokepale/zukan/no/y_151_200.htm
http://park3.wakwak.com/~pokepale/zukan/no/y_201_250.htm
http://park3.wakwak.com/~pokepale/zukan/no/y_701_750.htm
Fan-art sprite
https://twitter.com/patackart/status/1351991728056770560/photo/2
PER CITAZIONI // IF YOU WANT CITE THIS PUBLICATION:
TILLAMIZU (2021), Pokèmon - Nomi Giapponesi Tradotti in Italiano!. Disponibile da/Available from:https://tillamizu.blogspot.com/2021/12/pokemon-nomi-giapponesi-tradotti-in.html [consultato il/consulted - inserire data/insert date - ]
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