giovedì 6 dicembre 2018

Claudio Moneta e Goku: la mia opinione

DRAGON BALL // CLAUDIO MONETA GOKU // DOPPIAGGIO

Claudio Moneta interpreta bene o interpreta male il personaggio di Son Goku? Per alcuni lo fa divinamente, per altri l'esatto opposto, tanto da risultare inascoltabile. In questo articolo, la mia personalissima opinione in merito.




Claudio Moneta e Goku; Goku e Claudio Moneta... Ogni qualvolta si discute della validità dell'attore nel ruolo del nostro protagonista, quasi sempre succede che le opinioni tendano a polarizzarsi. E ciò, per i motivi più vari.

Nel presente articolo però non parlerò di questo, ma metterò per iscritto quella che è invece la mia, di opinione. Opinione che solo in minima parte è frutto di quelle che sono le mie preferenze personali circa questa o quella tipologia di timbro di voce*, o circa quelle che sono le mie preferenze riguardo la modalità tramite la quale questa o quella scena viene recitata.

E, nonostante non esistano dichiarazioni ufficiali dell'autore che rispondono in maniera diretta in merito al perché il Goku adulto abbia quella sua ben nota tipologia di voce, è comunque un'opinione che potremmo definire piuttosto "oggettiva", in quanto si basa principalmente su una cosa di importanza basilare, la quale, tramite parole e fatti, in ogni caso poco si presta a interpretazioni personali; e sto parlando della vera natura del personaggio di Son Goku.

Elemento, questo della natura di un personaggio, da cui bisognerebbe infatti sempre e comunque partire, vuoi per esprimere una semplice idea in merito ad un attore messo su un dato personaggio, vuoi per (e parlo in generale) non soltanto affidare il personaggio all'attore che meglio lo possa interpretare, ma anche affinché quell'attore possa interpretarlo nella maniera quanto più aderente è possibile all'originale. 

Ora, lì dove il lavoro svolto da Paolo Torrisi e Andrea Ward (Ward degli ultimi due film, specifico) è stato a mio avviso di ottimo livello, molto fedele al personaggio, non posso dire la stessa cosa per Claudio Moneta.

Attenzione, non sto dicendo che Claudio Moneta sia un pessimo doppiatore: tutt'altro, è un eccellente doppiatore, e di grande esperienza per giunta. E non sto neanche dicendo che su Goku sia del tutto inascoltabile o cose genere: no, proprio no, ciò che penso non è affatto questo. Sono solo dell'idea che, grosso modo, recitativamente parlando, Moneta abbia azzeccato Goku soltanto a metà: e come mai dico questo?


Il motivo risiede nel fatto che Goku, tanto nel fumetto tanto negli anime televisivi e cinematografici, viene più volte definito, o si dimostra, come una persona avente certe peculiarità; caratteristiche che nell'insieme lo distinguono, da tutti gli altri personaggi. E, nei prodotti animati, buona parte di questi tratti credo che la sua voce li rifletta senza dubbio.

Facciamo un veloce ripasso: quali sono i principali elementi che contraddistinguono il personaggio di Son Goku? Secondo me sono i seguenti sette, sette proprio come le sfere del drago!

  1. Una certa ingenuità.
  2. Una certa grossolanità nei modi.
  3. Purezza d'animo.
  4. L'essere una persona speciale.
  5. Semplicità interiore.
  6. L'essere spensierato.
  7. Dedizione appassionata ad uno scopo (il combattimento).


Di questi sette, sono però i primi quattro quelli che penso si riflettano sicuramente nella sua voce: la sua ingenuità, il fatto che sia un tipo dai comportamenti piuttosto grossolani, la purezza d'animo e il suo essere un individuo fuori dalla norma.


Per quanto concerne i primi due di questi quattro attributi, credo che non ci sia bisogno di ricordare tutte quelle volte in cui Goku, sempre un po' montanaro nel cuore nonostante il tempo, ha dato ad esempio dimostrazione di cadere dalle nuvole sentendo o vedendo cose che per noi sono all'ordine del giorno; oppure è superfluo rifarci a quei casi in cui ha reagito in modo grossolano, se non persino in maniera goffa ed esagerata, a certe situazioni. Quindi andiamo avanti. Tenete però comunque a mente queste due caratteristiche, perché verso la fine di questo scritto ci torneranno molto utili. Adesso invece concentriamoci su quella che, forse, è la sua peculiarità cardine, vale a dire la sua purezza d'animo.


Purezza d'animo, purezza del cuore, una qualità che più di una volta viene nominata nel fumetto, l'opera prima. E non soltanto nel fumetto, anche nelle serie tv e nel film la Battaglia degli Dei. Vediamo qui di seguito un paio di esempi:

« Su questa nuvola, però, ci può salire solo chi ha il cuore puro! Significa che devi essere un bravo bambino. »
Da Dragon Ball Perfect Edition N° 1: 66 (Shueisha: Tokyo). Traduzione, leggermente modificata da me, di Michela Riminucci e adattamento di Anna Giuliani (da Dragon Ball Evergreen Edition, Star Comics: Perugia). La stessa battuta è presente anche nella terza puntata dell'anime televisivo.

« Costui dev'essere forte e determinato, e, soprattutto, dev'essere puro di cuore... »
Da Dragon Ball Perfect Edition N°11: 180  (Shueisha: Tokyo). La stessa battuta è presente nella puntata 123 dell'anime televisivo.


A seguito di queste due parti, Goku da poi dimostrazione palesissima di possederlo, questo "animo puro". Altrimenti non sarebbe potuto salire sulla sua nuvola o fin sù al Palazzo del Dio della Terra. Ciò detto, adesso analizziamo il significato dell'aggettivo "puro": che cosa vuol dire?

Rifacendoci alle principali accezioni dei termini giapponesi che stanno per "puro" (kiyoi e junsui), le quali avrò modo di illustrarle ad articolo più inoltrato, l'aggettivo "puro" principalmente sta ad indicare un qualcosa che rimane nel suo stato fondamentale, che mantiene intatte tutte le sue caratteristiche senza subire contaminazioni da parte di elementi esterni.

Ad esempio, un minerale che non ha al suo interno "pezzettini" di altri tipi di minerali è da considerarsi puro. O ancora, l'acqua di una sorgente può considerarsi pura perché non sporca di altri elementi (detriti, sporcizia, fogliame, ecc). Rimangono insomma "puliti", e dunque uguali a loro stessi. Se invece il minerale o l'acqua si miscelano con altri elementi ecco che diventano impuri.

E una persona? Com'è una persona pura?

Un individuo puro può essere colui che, nonostante le vicissitudini della vita, mantiene sempre e comunque la limpidezza d'animo. Limpidezza d'animo che, più dell'adulto, è una qualità più propria del bambino.

Bambino: questa è la parola chiave per capire, per centrare la giusta interpretazione da dare a Son Goku.

Un personaggio, Goku, che per l'appunto rimane limpido nell'animo anche da adulto. Al di là di quella sua certa grossolanità ed ingenuità, le quali sono attributi tipicamente fanciulleschi/giovanili, e del fatto che sia fissato su uno scopo e che lo insegua appassionatamente, ed anche queste cose che si ritrovano soprattutto in chi è più giovane... Goku è limpido interiormente anche perché riesce a mantenersi nel tempo pressoché o proprio senza macchie morali (e/o spirituali, se si preferisce), e ciò si allaccia perfettamente, alla condizione del bambino: infatti, il bambino, essendo innocente non è corrotto dal male; la sua mente, il suo spirito, non è stato e non è "inquinato" dalla corruzione e dalle depravazioni del mondo. Goku, nella sostanza, così come era da piccolo così è rimasto. È rimasto uguale a se stesso, fondamentalmente.

In virtù di ciò, dicendolo diversamente, possiamo anche dire che il personaggio di Son Goku resta quindi nel fondo lo stesso ragazzino con la coda da scimmia che ha conosciuto Bulma all'inizio del suo primo viaggio, alle ricerca delle sette sfere del drago. Nonostante egli abbia raggiunto un'età matura.

E, diciamolo nuovamente (repetita iuvant): il fatto che Goku possegga un animo puro è un qualcosa che più di una volta viene nominato, direttamente o indirettamente; ed è un qualcosa che, soprattutto, più di una volta viene palesato con dimostrazioni pratiche. E allora, pure qualora si volessero ignorare ad esempio certe dichiarazioni che citano tale qualità (le ho indicate dopo)... sarebbe difficile affermare che questo sia frutto di una mia mera libera interpretazione. Non credo di sbagliare quindi se dico che stiamo parlando di fatti, i quali parlano chiaro.

Addirittura è lo stesso autore, Akira Toriyama, che tramite un recente messaggio, rivolgendosi ai suoi fan, ha fatto forse riferimento al cuore da ragazzino di  Son Goku:

"A tutti i ragazzi, agli adulti che possiedono un cuore fanciullesco e alle (forse poco numerose) donne che comprendono il cuore di un ragazzo: fate il possibile per andare a vedere questo film e farvi entusiasmare." (traduzione del Team Saiyajin)

Che questo messaggio faccia o non faccia riferimento (anche) a Goku, in ogni caso, alla luce di quelli che sono comunque i fatti, ecco come secondo me appare chiaro il perché anche il Goku adulto, in originale, è doppiato da una donna, da Masako Nozawa.

Non perché l'idea di Toriyama fosse che Goku dovesse avere una voce da donna... no, assolutamente no. Non esiste nessuna dichiarazione in merito che lo provi. Tra l'altro se esistesse sarebbe assurda, perché la scelta è spiegabile in una maniera molto più semplice.

Infatti, per chi proprio non lo sapesse, molto spesso in Giappone (ma non solo) sono le donne ad essere chiamate a prestare la voce a personaggi maschili di tenera età o ancora nella fase pre-adolescenziale (ma non solo*²), i quali, soprattutto quelli nipponici, tendono ad avere una tipologia di voce piuttosto acuta. Acuta, proprio come è la voce di Goku, tanto quello bambino e tanto quello adulto. E questo perché le donne meglio riescono ad avvicinarsi, a questo particolare tipo di timbro, rispetto agli uomini.

Tra l'altro, è la stessa attrice che, indirettamente, nel 2013, nel corso di un'intervista per Weekly Asahi, ha confermato al suo interlocutore che a Goku e Gohan dà una voce da ragazzo (lasciando da parte la sua normale voce da donna; dunque, in Giappone, la voce di Goku viene proprio percepita come voce da ragazzo, non da donna).

E allora, il fatto che Goku mantenga sostanzialmente anche da adulto la stessa voce che possedeva da bambino non può essere stato un qualcosa dettato dal caso. Anzi, non lo è stato proprio, è stata una scelta ben precisa da parte di Toei Animation, la quale ha avuto anche l'okay da parte di Toriyama; ed è stata una scelta, ne sono sicurissimo, atta proprio anche riflettere il fatto che Goku, ripetiamolo, nonostante gli anni e nonostante le mille battaglie... è restato in un certo senso lo stesso ragazzino di un tempo (e Masako Nozawa è concorde, come si può leggere quiqui e qui). E non soltanto per questo, ma ci arrivamo piano piano.

Prima però, attenzione, ciò non vuol dire che anche in italiano Goku deve per forza avere una voce acuta come in originale: siccome lingua italiana e lingua giapponese hanno due vocalità diverse la cosa potrebbe risultare davvero parecchio strana. È più che sufficiente invece far sì che Goku, in italiano, abbia semplicemente una tipologia di voce che denoti soprattutto "giovinezza e leggerezza", e solo secondariamente che sia più o meno acuta. Insomma, ciò che conta è il trasportare anche in un'altra lingua lo stesso spirito che anima il protagonista in originale.

Se qualcuno, tra voi lettori sostenitori di Moneta, pensa che quest'ultima cosa sia una sciocchezza... beh,  allora vi farà sicuramente molto piacere sapere che è lo stesso attore milanese, a parlare proprio in questi termini. Eh già, perché in occasione di un'intervista per il canale Youtube "Roba da Doppiatori", parlando del cambio di voce del personaggio, Moneta ha dichiarato:

"Io patteggio sempre per il personaggio, non per la voce [...] Quindi, il mio obiettivo, era quello di essere fedele al personaggio, allo spirito del personaggio; come a suo modo faceva Maurizio (Paolo Torrisi, NdA). [...] Ascoltiamo l'originale, sentiamo lo spirito di chi lo doppia in originale, che è una donna, che parla giapponese, che è una lingua lontana dalla nostra ma è una bravissima attrice... e che ci dà l'idea, dello spirito del personaggio. C'è chi ha detto "anche se in originale lui è stupido, il personaggio è stupido, cercate di non farlo stupido"... Ma siete impazziti? [...] Non è il doppiaggio, questa cosa qui, è sbagliata. Bisogna rispettare la volontà di chi ha fatto quel prodotto lì."


Belle parole, con cui mi trovo perfettamente d'accordo... tuttavia penso che dalla teoria alla pratica ciò non sia avvenuto in pieno. Invero, per quanto il suo obiettivo fosse quello, secondo me Moneta, Goku, l'ha capito grosso modo soltanto a metà, come dicevo all'inizio. Infatti, sebbene nelle parti più allegre e disinvolte riesca comunque ad essere certamente molto aderente al personaggio (per quel che mi riguarda), poi spesso nelle parti più serie, come le scene di battaglia, gli ingrossa la voce, gli dà un timbro più da uomo adulto ("frantumatore di palazzi", passatemi il termine) che non da "ragazzo/ragazzino".*³ E questo, a conti fatti, non fa in modo da farlo sempre percepire, allo spettatore, lo spirito da ragazzino. Tant'è che non sono l'unico, ad averlo fatto notare, questo.

Qui a seguire un paio di esempi, che dicono più di mille parole: il primo in cui secondo me ben interpreta Goku e il secondo in cui invece esce proprio fuori dal personaggio.





Presone visione, ecco quindi a seguire il suggerimento che mi sento di fornire a Moneta, qualora leggesse questo mio articolo: il mio consiglio è quello di tenere sempre a mente che Goku, nel fondo, rimane sempre e comunque un eterno "ragazzino"; caratteristica questa che deve emergere anche attraverso la recitazione delle parti più serie, cercando di mantenere la voce quanto più "leggera" è possibile.

E, aperta parentesi per certi appassionati, continuare a far sì che mai, mai sembri uno stupido: Goku è un personaggio che, nel corso delle puntate, più volte ha dato dimostrazione di grande intelligenza, riuscendo a uscire fuori da certe situazioni con trovate davvero ingegnose. Al massimo è un personaggio che può in certe occasioni apparire goffo, grossolano, esagerato... ma questo non perché sia scemo, ma perché, anche se avanti con gli anni, rimane un pochettino un ingenuo sempliciotto, uno spensierato, nonché un montanaro/campagnolo. Chiusa parentesi.


Senza volerlo mettere su un gradino di superiorità, mi sento allora, per fornire un esempio concreto, di suggerire di prendere spunto dalla recitazione datagli da Andrea Ward quando l'ha doppiato in La Battaglia degli Dei e la Resurrezione di F.



Come si può sentire, nonostante la scena di battaglia, il fatto che si fosse trasformato in super saiyan e tutto ciò che questo comporta*, Ward ha continuato a far sì che Goku mantenesse un timbro di voce giovanile, leggero, che trasmettesse per l'appunto quella "purezza d'animo" che l'ha da sempre contraddistinto.

A questo punto, prima che io prosegua, potrebbe sorgere legittima un'obiezione. Qualcuno mi potrebbe infatti far notare: "Ma Davide, nella Battaglia degli Dei viene detto che per creare il Super Saiyan God sono necessari sèi saiyan dal cuore puro... E Vegeta non è certo un personaggio con un animo avente caratteristiche fanciullesche, e di certo non ha una voce acuta, da ragazzino!"

Questa critica, come dicevo, è legittima. Tuttavia probabilmente viene mossa perché non si conosce ciò che viene detto effettivamente in originale.

In giapponese, quando il Dio Drago spiega la modalità tramite la quale è possibile creare un Super Saiyan God, non utilizza le parole kiyoi (清い) e junsui (純粋), quelle usate invece nel fumetto e negli anime pre-Super, i cui significati vedremo fra pochissimo; no, utilizza il termine tadashii kokoro (正しい心), ovvero "animo onesto" (oppure giusto, retto).

神龍5つの正しい心をもつサイヤ人が手をたずさえ、もう一つの正しいサイヤ人の心に光を注ぎこめば、それはサイヤ人の神となる。」(Da Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei; la stessa battuta è presente, leggermente modificata, anche in Dragon Ball Super).


Si parla di saiyan dal tadashii kokoro anche nel primo volume del fumetto di DB Super (pagina 56; Shueisha: Tokyo)


Per coloro i quali sia spuntato un punto interrogativo sopra la testa, qui a seguire la spiegazione: avere un animo onesto vuol dire possedere un animo senza macchie morali; e macchie morali, ad esempio, possono essere i desideri carnali o i desideri egoistici. Dunque una persona dall'animo onesto è una persona che agisce, e cito la definizione Treccani, "con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità in base a principi morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli nei confronti del prossimo".

Sebbene Piccolo nutri inizialmente delle perplessità circa Trunks, perché a suo dire il fatto di avere già da tanto giovane una ragazza (Mai) sarebbe peccaminoso, per il namecchiano giusto i figli di Goku dispongono di un animo onesto. Ma, a seguire, dopo che si conviene che anche Goku e Trunks lo possiedono, si conviene che pure Vegeta potrebbe possederlo. Questo perché era parecchio tempo che non commetteva azioni malvagie, quindi viene considerato "buono", converito al bene, ripulito dal male.

Siamo allora davanti ad un errore di traduzione? Non si parla di purezza ma di qualcos'altro?

No, non proprio, perché dopo che il Dio Drago cita la qualità dell'animo onesto c'è, nel film, una scenetta comica che si basa su diverse accezioni della parola junsui, ovvero uno degli aggettivi che stanno per puro (viene nominato anche il suo opposto, fujun); e tadashii kokoro è da intendersi come sinonimo di una delle accezioni di junsui. Cosa che in italiano era complicato rendere per filo e per segno, ed ecco allora perché secondo me hanno optato per puntare quasi tutto, quasi uniformando, sul nostro termine "puro". Al massimo, sebbene la situazione generale sia comunque abbastanza chiara, si potrebbe anche dire che si sarebbe potuto rendere un pochino meglio, questa scenetta. Per interdeci, dopo il dialogo CDC Sefit Group, vi lascio quella che sarebbe stata la mia proposta se fossi stato io chiamato a tradurlo:

Dialogo CDC SEFIT GROUP:
Chichi: « Esatto! Signor Piccolo, vorreste dire che anche Goku è impuro? »
Muten: « Beh, in effetti Goku è un puro, un vero stupidotto, sempre fissato per il combattimento. Ma tra questo e affermare che ha un cuore puro c'è differenza! »
Chichi: « Ma sta' zitto, vecchio maniaco! »

Dialogo DELLA VIA:
Chichi: « Esatto! E poi, Piccolo, vorresti dire che anche Goku è impuro? »
Muten: « Beh, Goku per essere puro è puro... un puro fissato per il combattimento, però. Difficile quindi dire se abbia animo onesto ».
Chichi: « Ma sta'zitto, vecchio maniaco! »

武天老師 「 確かに悟空は純粋じゃが。。。純粋な闘いバカ。ってことは正しい心か微妙じゃなあ。。。」
( Battuta originale del Maestro Muten, da Dragon Ball Z: La Battaglia degli Dei)


In pratica il Maestro Muten dice che l'essere fissati per il combattimento potrebbe essere comunque una macchia morale, e di conseguenza reputa che sia difficile stabilire tramite il ragionamento se Goku possa essere considerato un puro di cuore oppure no.*⁵ E questa sua considerazione (forse scherzosa) si basa su una delle principali accezioni della parola junsui. Vediamole assieme:

  1. Qualcosa che non ha impurità.
  2. Qualcosa che non è corrotto. Una persona che non è egoista e cattiva.
  3. [...] qualcuno che è totalmente fissato per qualcosa (per Goku, è la lotta).
  4. Qualcosa o qualcuno che è autentico, genuino.
  5. L'essere completamente qualcosa.

Ecco, Muten afferma che Goku è un junsui a livello di fissazione per il combattimento, ovvero che il suo unico vero interesse è quello della lotta; tuttavia lui pensa che sia arduo da capire se questo inquini o meno la qualità della sua persona.

Per completezza, vediamo ora anche i principali cinque significati anche della parola kiyoi:

  1. Qualcosa che non ha torbidità e impurità; che è pulito e fresco.
  2. Qualcosa la cui purezza non è stata inquinata dalla "sporcizia del mondo". Qualcuno il cui cuore non ha macchie.
  3. Qualcuno che non è corrotto da desideri carnali e materiali.
  4. Che non ha un attaccamento persistente verso qualcosa.
  5. Essere risoluto. Essere giusto.

Quindi, in questa parte non si sta parlando del fatto che i saiyan necessari per creare il SS God debbano per forza essere nell'animo così come erano da giovani; si sta solo dicendo che questi saiyan devono avere un cuore senza macchie morali.

Nell'edizione Mediaset di Dragon Ball Super invece (dove questa sequenza si svolge in maniera un po' diversa) si parla sì sempre di "purezza" ma viene anche sottolineato come questa sia da intendersi nel senso che ho poc'anzi spiegato. Questo tramite le battute di Muten, Chichi e soprattutto grazie alle parole di Gohan, il quale nell'episodio 9 dice:

"A quanto sembra se cinque saiyan onesti fanno confluire il proprio spirito in un altro saiyan che è puro di cuore, c'è un'alta probabilità che quella persona diventi il Signore dei saiyan".*

Ciò visto e viste le definizioni su riportate, si torna automaticamente ai perché della voce di Goku e alle mie argomentazioni a supporto di una vocalità denotante giovinezza e leggerezza d'animo; nonché denotante una certa grossolanità ed ingenuità, ricordiamolo, altri elementi che secondo me traspaiono inequivocabilmente dalla voce del nostro protagonista, e che sono parte integrante della "ricetta" per ottenere Goku in qualsivoglia lingua: possono variare le quantità e le qualità degli ingredienti, ma miscelandoli sempre Goku si ottiene.

E a questo punto potrebbe sorgere un'altra obiezione: e allora personaggi come Goku Black, Tullece e Bardock?

La risposta qui, fortunatamente, è tanto breve quanto semplice: loro sono soltanto versioni "oscure/tenebrose" di Goku. Il fatto che abbiano sostanzialmente la stessa voce, differenza più differenza meno, serve solamente  a marcare che "sono in relazione con Goku". Tutto qua.


Prima di chiudere è però possibile dire un'ultima cosa, ovvero che la voce di Goku ha un'altra importante caratteristica... ossia quella di essere caratteristica!

Cioè di essere particolare, di essere speciale. Particolare e speciale proprio come lo è il personaggio stesso. Ricordate?, l'ho detto anche prima: diverse delle caratteristiche di Goku le ritroviamo anche nella sua voce. E anche questa ha certamente contribuito ha renderlo un personaggio iconico, che si stacca da tutta un insieme di tanti e tantissimi altri personaggi che popolano il mondo dell'immaginario umano. Lo riconoscereste sempre fra mille: Goku è iconico non solo per il suo aspetto, ma anche per la sua voce!

A dimostrazione di ciò ci sono dei video come il seguente, modificati in modo tale che il nostro protagonista avesse una voce "tipicamente da maschio". Il risultato? Beh... si ascolta praticamente un altro personaggio, il quale risulta sicuramente più anonimo, con molta meno personalità. Senza contare che con una voce così non trasparirebbe, con lo stesso effetto, anche il fatto che lui nel fondo sia un personaggio un po' grossolano, ingenuo, ecc ecc... Fortuna che si è deciso di mantenere la Nozawa!






Dunque, in definitiva... quali sono quegli attribuiti vocali che un "Goku estero" deve avere? Per come la vedo, sono i seguenti:


  1. Voce denotante giovinezza interiore.
  2. Voce che risulti peculiare.
  3. Voce suggerente un animo semplice, leggero, e anche un po' grossolano ed ingenuo.


Ciò detto, l'articolo può ritenersi giunto alla sua conclusione. Nella speranza che possa essere stato per voi lettori interessante, o che possa essere stato addirittura utile, io vi ringrazio dell'attenzione e vi saluto invitandovi a ripassare per il blog, in vista di nuovi articoli a tema Dragon Ball che pubblicherò nel prossimi mesi.



Note:

*1) Nel senso che ad avere valore soggettivo è solo la mia preferenza o non preferenza per il tipo di voce che hanno i tre attori (Ward, Torrisi e Moneta) che hanno prestato la voce a Goku. Se Claudio Moneta sistemasse ciò che ho illustrato in questo articolo, ecco che la mia preferenza si orienterebbe semplicemente su quale voce mi piace di più rispetto alle altre per meri gusti personali.

*2) Ma non solo. Infatti in Giappone ci sono diversi casi, pochi rispetto alla norma, in cui le donne possono doppiare anche personaggi adulti (o giovani adulti), proprio come accade con Goku. Si pensi ad Edward Elric di Fullmetal Alchemist, a Kurama di Yu Yu Hakusho o a Naruto. Le ragioni di ciò possono però essere differenti, non sempre sovrapponibili a quelle che possono essere utilizzate per spiegare il perché della Nozawa su Goku. Tra l'altro, piccola curiosità: fra i primati della Nozawa ce ne sono due meritevoli di essere qui ricordati: il primo dei quali è quello di aver dato, lei che è donna, la voce ad un bambino; il secondo è quello di essere stata la prima attrice vocale ad essere stata confermata anche sulla versione adulto di un suo personaggio, quando di norma c'è un cambio da un'attrice ad un attore. Queste informazioni sono disponibili per la pronta consultazione in due delle interviste di cui su ho lasciato i collegamenti, e che lascio per vostra comodità anche qui e qui.

*3) Il fatto che l'avesse, come pare, capito soltanto a metà vale principalmente per i primi blocchi di episodi doppiati. Andando più verso gli ultimi si può notare invece un leggero miglioramento. Ma, per l'appunto leggero. Ecco perché ho scritto "grosso modo a metà". Speriamo che Moneta, in occasione degli episodi del Torneo del Potere e di Dragon Ball Super Broly, aggiusti il tiro.

*4) Quando Goku si trasforma in Super Saiyan (o quando in generale combatte seriamente), il tuo tono di voce cambia un pochino, come qualsiasi spettatore attento può notare e come dichiarato dalla stessa Nozawa nel corso di un intervista a "DokoGaTV"; questo nel senso che la sua voce si fa più calma e rigida. Tuttavia non c'è un cambio netto, come invece accade nel caso di Moneta.

*5) Fun fact: lo stesso autore, in un'intervista del 2013, su Goku ha dichiarato:

"At any rate, I wanted him to have the sense of being that rare guy who seeks only “to become stronger than before”, so much so that it feels like “there’s no one as pure as this person”. And while he does end up saving everyone as a result of that, he himself at least has a very pure sincerity about “wanting to become stronger”. What I wanted to depict the most was the sense that he might not be a good guy at all, although he does do good things as a result."
"Comunque, volevo che fosse quel tipo di rara persona che è unicamente focalizzata sul diventare sempre più forte, al punto da dare l'impressione che non esista nessuno al mondo più puro di lui. E mentre si ritrova a salvare qualcuno giusto come conseguenza, di tale suo obiettivo, lui stesso perlomeno è franchissimo, nell'ammettere questo. Quello che volevo trasmettere di più di Goku era l'impressione che potrebbe anche non essere in toto un bravo ragazzo, sebbene lui faccia comunque buone azioni nel mentre persegue il suo scopo".
Ciò che si evince da questo estratto è che per Toriyama, Goku, è puro soprattutto nel senso che non pensa ad altro al di fuori della lotta. E addirittura ha voluto far sì che potesse anche dare l'impressione, per via di questa sua fissazione per la lotta, che il suo personaggio non fosse in tutto e per tutto un bravo ragazzo. E quello che succede in questa scena con Muten credo che ne sia la sua realizzazione pratica: sa che è puramente fissato per il combattimento, e non sa se sia possibile stabilire se abbia (in toto) un animo onesto.

Questo va leggermente in contrasto con il concetto di purezza di Goku trasmesso invece all'inizio dell'opera, dove il piccolo saiyan si dimostra puro agli altri personaggi perché senza macchie morali. L'abbiamo visto, lo dice lo stesso Maestro: "se vuoi salire sulla nuvola, è necessario che tu sia un bravo bambino". E kiyoi e kiyoki (la variante usata da Karin) tra le loro accezioni non hanno il concetto dell'essere fissati per qualcosa.

L'unica, per tentare di sciogliere questo contrasto, sarebbe quella di ipotizzare che Goku risulti senza macchie morali... perché siccome pensa solo a migliorarsi e combattere non gli sfiora neanche l'idea di rubare, per dire, una caramella, e quindi di sporcarsi moralmente. Ovvero, il fatto che risulti "pulito" moralmente, spiritualmente... sarebbe solo una conseguenza della sua fissazione.

Tuttavia, al di là di quelle che restano solo delle supposizioni, poi risulta di possederlo comunque uno spirito senza macchie morali, altrimenti non avrebbe potuto contribuire a creare il Super Saiyan God dentro di lui. E forse, visto che Toriyama dice che ha voluto che potesse, potenzialmente, anche dare l'impressione di non essere in tutto e per tutto un bravo ragazzo, si può pure immaginare che per salire sulla nuvola, recarsi dal Dio della Terra e creare il Super Saiyan God... sia sufficiente soltanto un certo livello minimo di purezza, ad esempio al 90%: in fondo sappiamo ad esempio che l'oro viene classificato in diversi gradi di purezza. Questo però non ci è dato saperlo. Inoltre, l'autore ha detto "[...] che potesse trasmettere l'idea, di non essere in toto un bravo ragazzo": insomma, non sta dicendo che Goku non è al 100 % un bravo ragazzo, ma che voleva che il suo comportamento desse al lettore/spettatore soltanto l'idea, giusta o sbagliata non importa, che potesse anche non esserlo. E su quella che è la verità, come è suo solito fare, non si sbilancia.

In ogni caso, è anche vero che le parole di Toriyama bisogna comunque sempre prenderle un po' con le pinze: non sarebbe la prima volta che cadrebbe in contraddizione con egli stesso o che cambiasse qualcosa in corso d'opera! (chi ha detto retcon?)

*6) Che sia stato usato l'aggettivo onesto per meglio far trasparire il senso di tadashii kokoro è indubbiamente una cosa da lodare. Tuttavia, ad onor del vero, Gohan in originale precisamente dice "Se cinque saiyan dall'animo onesto si tengono mano nella mano e fanno confluire il loro spirito in un altro saiyan, a quanto pare quel saiyan diventerà il dio dei saiyan" (5人の 正しい心を持つ\Nサイヤ人が 手をつないで人のサイヤ人に\N心をつなげれば、その一人は\Nサイヤ人の神になるらしいです。).

-) Le definizioni di parole quali purezza e onestà riportate nell'articolo si rifanno o sono esattamente quelle presenti nei dizionari Garzanti, Treccani, Weblio, Jisho, Sanseidou Daijirin, Nihongo Daijiten e il Digital Daijisen.



Aggiornamento marzo 2021: in occasione della ripubblicazione del post qui su Tillamizu ho notato che alcuni dei video d'esempio sono stati resi indisponibili. Di questo purtroppo non posso farci nulla. Se avrò modo cercherò di trovare delle valide alternative.

Per quel che concerne l'argomento dell'articolo, ne approfitto per scrivere quanto segue: con la lavorazione del film su Broly, Moneta sembra aver finalmente corretto il tiro. Non so se grazie a questo scritto (che venne segnalato all'editore) o più verosimilmente alle indicazioni fornite dal direttore di doppiaggio Andrea Ward. Fatto sta che nel film Claudio Moneta ha recitato il personaggio in maniera ottima, e mi congratulo personalmente con lui. Il mio auspicio è che continui così anche in futuro.

L'articolo rimarrà comunque disponibile per la lettura, in quanto ritengo che sia un buon approfondimento circa le caratteristiche vocali del Goku originale.



Risorse aggiuntive:

http://www.kanzenshuu.com/translations/akira-toriyama-masako-nozawa-special-talk/
http://www.kanzenshuu.com/translations/supplemental-daizenshuu-super-voice-talks/
http://www.kanzenshuu.com/translations/dragon-ball-gt-perfect-file-2-masako-nozawa-long-interview/
http://www.kanzenshuu.com/translations/tenkaichi-densetsu-toriyama-koyama-nozawa/
http://www.kanzenshuu.com/translations/seiyu-animedia-april-2013-masako-nozawa-interview/


Considerazioni aggiuntive:

A) Se a voi Claudio Moneta su Goku piace comunque così com'è nonostante la mia spiegazione, questo per me non è affatto un problema. Tuttavia, in questo caso, sarebbe intellettualmente onesto se riconosciate almeno che la vostra preferenza ha solo valore (puramente) soggettivo.

Infatti, se siete dell'idea che la mia argomentazione è campata in aria e che molto semplicemente il tutto, la scelta delle voci, si riduca soltanto ad una mera questione di gusti (andando contro a ciò che dice lo stesso Moneta, tra l'altro), allora io potrei benissimo dire che a me su Goku piacerebbe sentire la voce di... chessò, Candy Candy!

E dunque, il criterio della soggettività non può essere quello principale per decidere se su un dato personaggio stia bene o meno la voce di questo o di quell'altro attore: no, non è affatto così banale, la cosa. Quando bisogna stabilire quale doppiatore doppierà il personaggio x o il personaggio y (soprattutto se hanno un ruolo da protagonista), una seria e rispettosa prassi prevede che sia necessario innanzitutto conoscere molto bene il personaggio; poi, durante i provini, si sentono più interpretazioni... e soltanto allora, tra le voci selezionate più fedeli all'originale, si può fare una scelta dettata dal gusto personale (quello del direttore di doppiaggio e/o del cliente).

In definitiva: sì, potete anche adorare Moneta per come recita (adesso, perché magari in futuro migliorerà, così da accontentare anche me), ma quello che a voi piace è un Goku diverso dall'originale (per circa metà, secondo me).

B) Ci sono appassionati e appassionati: ci sono quelli a cui basta che le voci siano soltanto belle per essere soddisfatti, e questo perché non danno più di tanto importanza all'opera che stanno guardando (finché c'è un rispetto di base, non c'è niente di male); e quelli che, come me, danno invece molta importanza a quanto un dato lavoro è curato e fedele all'originale. Ad ognuno stanno a cuore le cose che più ci piacciono: può essere la propria automobile, i propri modellini, la propria collezione di vestiti,  ecc ecc. Io, sono molto legato a certi fumetti e a certi anime. Per questo non posso che supportare quelle localizzazioni che sono fedeli ai prodotti originali e criticare quelle che, al contrario, hanno delle pecche. Io voglio infatti godere dei libri, dei fumetti, dei film e degli anime stranieri che fruisco nella maniera quanto più vicina è possibile a come sono stati ideati in origine: fornita questa mia spiegazione, c'è davvero qualcuno che a questo punto pensa che il mio, nonché quello di tantissime altre persone come me, sia un modo di vedere sbagliato?


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PER CITAZIONI // IF YOU WANT CITE THIS PUBLICATION: 
 

TILLAMIZU (2018), Claudio Moneta e Goku: la mia opinione. Disponibile da/Available from: https://tillamizu.blogspot.com/2018/12/claudio-moneta-e-goku-la-mia-opinione.html [consultato il/accessed on - inserire data/insert date - ]


sabato 27 ottobre 2018

Dragon Ball Nomi: tutti quelli da correggere (Edizioni Star Comics)

DRAGON BALL NOMI // DRAGON BALL NOMI PERSONAGGI // DRAGON BALL ORIGINI NOMI


Il fumetto di Dragon Ball, nell'arco di oltre ventitré anni è stato pubblicato nel nostro Paese in molte edizioni, via via sempre più fedeli all'originale. Ma in questo lasso di tempo varie cose necessitano ancora di un aggiustamento: tra queste, diversi nomi.



Questo articolo nasce con lo scopo primario di segnalare alla casa editrice Star Comics (un po') tutti quei nomi presenti in Dragon Ball che sarebbe opportuno modificare, magari in vista di una futura nuova edizione del fumetto e/o di nuove edizioni delle opere derivate ad esso connesse pubblicate dall'editore. Lo scritto può essere benissimo preso a riferimento anche dai responsabili dei prodotti animati e coloro i quali si occupano dei videogiochi legati al marchio; nonché, naturalmente, dai semplici appassionati curiosi di approfondire le loro conoscenze circa tale argomento.

L'articolo è frutto di una serie di confronti tra i ragionamenti del sottoscritto e quelli del amico e collega Anizawa Meito del Team Saiyajin, autore tra l'altro della loro "Guida ai Nomi di Dragon Ball", recentemente aggiornata proprio in seguito ai nostri (lunghi) colloqui. Per ciò che concerne informazioni sul mio conto, le mie competenze e i lavori svolti, si rimanda  l'utenza alla sezione "chi sono" del mio blog; per quanto riguarda Meito, il quale preferisce mantenere l'anonimato, oltre ad indirizzarvi alla sezione Staff del loro portale, si assicura comunque a voi gentili lettori la sua preparazione in materia di lingua giapponese, in quanto laureato magistrale a pieni voti presso la prestigiosa Università Ca' Foscari Venezia e possessore della certificazione di competenza linguistica di livello N2 .

Il documento che vi apprestate a leggere, meglio se consultato da computer per una più corretta visualizzazione del testo e delle immagini, è stato diviso in sei paragrafi tematici:


  • Personaggi vari
  • Membri dell'esercito del Re del terrore e i suoi parenti
  • Titoli e nomi vari
  • Nomi di origine cinese
  • Extra
  • Nomi in dubbio


Per ogni nome aggiustato, segnato in grassetto e alla destra delle frecce, vi sono le nostre spiegazioni, comprensive di origine e metodologia utilizzata. Inoltre, in determinati casi sono state apposte delle note sia per indicare le loro corrette pronunce sia per fornire ulteriori delucidazioni a carattere generale.

Circa le pronunce dei nomi, se non si conoscono i principi base della fontetica della lingua giapponese, lì dove non specificato si rimanda a questa risorsa e alla voce Wikipedia che ne parla. Si consiglia in aggiunta di leggere la pagina Wikipedia del sistema di trascrizione Hepburn (la versione da noi adottata è quella la "modificata") e l'introduzione della guida di Meito su citata, nella quale sono state elencate altre nozioni utili.

Nel redigere lo scritto sono state tenute in conto anche le traslitterazioni presenti nell'opera stessa e quelle leggibili su diverso materiale ufficiale giapponese, come ad esempio statuine e carte. In alcuni casi, come quello di "Klilyn" apparso in uno dei trailer nipponici del videogioco "Dragon Ball Z Fighters", si è concordato per l'esclusione in quanto sicuramente frutto di errore da parte di persone terze, per i motivi ampiamente spiegati in questo documento.

E si precisa che, nonostante le trascrizioni di alcuni nomi disegnate dal Maestro Toriyama (ma anche dal Signor Toyotaro) siano state tenute in considerazione in via preferenziale, non sempre queste sono state reputate da noi perfettamente affidabili: si pensi a casi in cui l'autore ha scritto "Red Ribon" invece di "Red Ribbon", o "Machin" invece di "machine"; cosa questa da tenere a mente soprattutto quanto si parlerà di Bulma.

Infine, in calce sono riportate tutte le fonti consultate per la stesura, queste sia in lingue occidentali sia in lingua giapponese, alle quali si rimanda qualora si volesse approfondire ulteriormente.


Detto questo, buona lettura a tutti!


Aggiornamento marzo 2021: il seguente articolo rimane a tutt'oggi valido, poiché per quanto concerne i nomi trattati in esso non è stata registrata alcuna modifica nelle più recenti edizioni pubblicate dall'editore (Dragon Ball Edizione Gazzetta dello Sport, Dragon Ball Full Color Edition, Ristampe di Dragon Ball Super).

In occasione della ripubblicazione qui su Tillamizu da diverso blog ne abbiamo approfittato per apportare piccole migliorie alle argomentazioni riguardanti Kurilin, Kyui, Uranai Baba e la voce Namecchiani, per corregere qualche errore di battitura e per aggiungere alla fine della lista il nome di Polunga.


Aggiornamento aprile 2021: è stata aggiunta un'ulteriore voce ai nomi in dubbio, relativa a Chichi.


Aggiornamento agosto 2021: è stata inserita un'ulteriore fonte riguardante l'origine del nome di Kurilin e una voce inerente ai nomi dei personaggi di Yamu e Spopovich.


Aggiornamento settembre 2021: è stata ampliata la sezione riguardante l'Ultra Istinto, fornendo al lettore la nostra idea riguardo la resa "Quintessenza dell'Istinto".


Aggiornamento gennaio 2022: è stato aggiunto un nuovo nome tra quelli in dubbio, ossia quello del personaggio dall'aspetto leporide Toninjinka.




Personaggi Vari


01) Crilin ---» Kurilin

Sebbene nel volume intitolato "Dragon Ball Forever" Toriyama ha dichiarato che il suo nome gliel'ha dato un po' a caso e basandosi sull'impressione che gli dava, quindi fornendo una risposta alquanto imprecisa, è molto probabile che esso derivi da tre parole giapponesi: kuri, kurikuribōzu e Shōrin, tutti termini che si collegano alla sua ormai celebre testa pelata. Infatti:

-) Kuri (栗) indica la castagna giapponese (Castanea crenata),  la cui superficie è liscia proprio come quella di una testa pelata. Questa origine viene avvalorata anche dal fatto che sia il nome di sua figlia sia quello della sua ex-fidanzata (nella serie animata) derivano inequivocabilmente dalla parola francese per dire castagna, ovvero marron. E invero, circa il nome della figlia ha anche dichiarato che "Siccome è figlia di Kurilin, ho semplicemente preso il suo nome dritto dritto dalla parola marron". Inoltre sulla divisa che ha indosso nell'illustrazione di frontespizio del capitolo 125 possiamo notare proprio il carattere giapponese che sta per castagna, ovvero kuri.

Illustrazione di frontespizio del capitolo 125.
Da Dragon Ball Perfect Edition, volume 9, pagina 79.


-) Kurikuribōzu (くりくり坊主) è un'espressione figurata che indica una testa con i capelli estremamente corti, o addirittura un capo perfettamente rasato. È composto dalla voce onomatopeica kurikuri (くりくり), che sta sia per qualcosa di grande e rotondo sia, per estensione, qualcosa la cui superficie è liscia liscia e lucida lucida, esattamente come la testa pelata del personaggio. Bōzu invece significa bonzo, prete buddista; indica però anche la tipologia di taglio di capelli nota come "pelata", proprio per via del fatto che i monaci buddisti in genere si rasano a zero il capo. Non a caso esiste il modo di dire "atama wo bōzu ni suru" (頭を坊主にする), ossia rasarsi i capelli a zero, oppure più letteralmente "farsi la testa a monaco".

-) Shōrin (少林) è la versione nipponica del nome Shaolin, località cinese in cui si trova il famosissimo Tempio dei monaci Shaolin, una comunità di buddisti lottatori che è più che evidente che ha funto da base per Kurilin: l'uniforme con cui si presenta dal Maestro Muten è un abito tipicamente buddista, così come sono tipicamente buddisti i sei puntini che ha sulla fronte.

Quindi, già solo tenendo in considerazione tutto ciò, per mantenere i riferimenti il suo nome sarebbe da cambiare in Kurilin. 

A sostegno di quanto detto, uno scritto contenuto all'interno del numero 45 della pubblicazione "Dragon Ball - Il Manga Leggendario". Nello spazio dedicato all'origine del nome della figlia, in cui appunto viene confermato quanto poc'anzi spiegato a proposito, viene in aggiunta specificato che:

"Marron, la figlia di Krilin e A-18, prende il nome dalla parola marron (Marron glacé o glassata), in riferimento al fatto che il nome di Krilin deriva da kuri, che in giapponese significa castagna."


Da "Dragon Ball - Il manga leggendario" N° 45 - Edizione spagnola.


La proposta di cambio è inoltre corroborata dal fatto che l'autore stesso, in pratica, "l'ha indicato proprio così": ad esempio, sul cappello che il personaggio indossa quando parte per Namek vi si può vedere su riportato il suo nome, "Kulilin". E sulla giacca che indossa nel capitolo 166 vi si può leggere "Kuririn".

Insomma, di sua penna, non ha scritto CRI ma ha scritto KU.

Ma a questo punto, in voi lettori, potrebbe sorgere una legittima domanda: "Ma allora è Kulilin o Kuririn?" Risposta: tutte e due le varianti sono "corrette".



Questo perché per i giapponesi (diciamo così) non esiste differenza fra le due consonanti, tant'è che la erre giapponese rientra nella categoria delle consonanti liquide. Detta diversamente, ad esempio la parola ringo (mela) la si potrebbe traslitterare in caratteri latini anche come lingo, seppur per convenzione si utilizza la erre. Di conseguenza, tornando a Kurilin, Toriyama ha molto semplicemente usato, in un'occasione, una delle possibili traslitterazioni della sillaba ri (り), mentre in un'altra ne ha usata una seconda.

Tuttavia si suggerisce la traslitterazione Kurilin per due motivi: il primo è perché secondo noi è un po' più facile da pronunciare ed è più gradevole a livello di suono; il secondo è che "lin" meglio potrebbe far trasparire al fruitore italiano il collegamento con la parola Shaolin, la quale è latinizzata proprio con la lettera elle.


Pronuncia approssimata in italiano:
Curìlin, magari facendo sentire poco poco la vocale u, così da avvicinarsi alla pronuncia originale.


02) Black Goku ---» Goku Black

Come spiegato nel mio Focus On Dragon Ball N°8, questo personaggio si chiama Goku Black e non Black Goku. In breve, innanzitutto perché per crearlo l'autore ha tratto spunto da un personaggio chiamato Kamen Rider Black, e non Black Kamen Rider; in secondo luogo perché se Toriyama l'avesse voluto chiamare Black Goku avrebbe potuto farlo benissimo, facendo precedere il Black al nome Goku. Proprio come accade ad esempio con "Pokémon Black", che in giapponese è Poketto Monsutā Burakku (ポケットモンスター ブラック), e non Burakku Poketto Monsutā. Ciò in quanto, in casi del genere, non bisogna considerare la parola black come aggettivo, ma come sostantivo.

Pronuncia approssimata in italiano:
Gokù Blac; Gokù Blec, se lo si vuol dire alla statunitense.


03) Kibith ---» Kibito

Illustrazione messa in mostra durante l'evento intitolato
"Super Dragon Ball Heroes Universe Tour 2018"; è pre-
sente anche nel terzo volume originale di DBS.
Nel volume Dragon Ball Forever Toriyama ha spiegato che "il suo nome evoca il fatto che è l'assistente di Shin". Naturalmente, questo all'orecchio di un giapponese. Infatti il nome Kibito viene dal termine nipponico tsukibito (付き人), che sta proprio per assistente.

In fase di discussione con Meito è sorta la domanda se Toriyama intendesse questo Kibito proprio così o piuttosto come Kibit: non avendo la lingua giapponese consonanti singole (eccezion fatta, "si potrebbe dire", per la enne), la sillaba "to" è quella che viene per la maggiore utilizzata per rendere le ti o i th finali propri di parole straniere o di nomi di fantasia. La risposta a cui siamo arrivati è che probabilmente il suo nome termina proprio con "to", e questo per due ragioni: la prima è perché su vario materiale pubblicato in madrepatria lo si può vedere esattamente come Kibito; il secondo, più importante, è che probabilmente per Toriyama doveva comunque "evocare il fatto che è l'assistente di Shin" anche se scritto all'occidentale, e la versione che più ottiene questo effetto è sicuramente quella con la o finale.

Stranamente, l'unica occasione su una pubblicazione italiana in cui abbiamo visto scritto il suo nome con la sillaba to finale è nell'edizione nostrana di "Dr. Slump colpisce ancora", risalente al 1999. Successivamente il suo nome verrà scritto comunque Kibith.

Pronuncia approssimata in italiano:
Chìbito, con l'accento sulla prima vocale i.


04) Snow ---» Sno

Nel fumetto, viene chiamata per nome soltanto in un'occasione, quando nel capitolo 515 Ottone la esorta ad alzare le mani per contribuire alla Genkidama (cosa, questa, che non c'è nella versione italiana, ed è necessario ripristinarla). Il suo nome viene dall'approssimazione giapponese della parola inglese snow, neve. Alla giapponese, snow si scrive e si dice sunō (スノー), pronunciano la u in maniera semimuta e con un prolungamento vocalico sulla o, assente nel nome del personaggio, che si chiama invece Suno (スノ). Da qui il taglio della consonante doppiavù.


Pronuncia approssimata in italiano:
Sno, ma comunque all'inglese.


05 ) Stregone del Toro ---» Re Demone Toro

Il padre di Chichi deriva dall'omonimo personaggio presente in Viaggio in Occidente, con cui condivide il medesimo nome, vale a dire Gyūmaō (牛魔王), che vuol dire "Re Demone Toro". L'appellativo di Stregone del Toro crediamo che derivi da un'erronea interpretazione del carattere Ma (魔), il quale sta sì ad indicare i demoni e gli spiriti maligni ma lo si può ritrovare anche in termini che hanno a che fare con le forze oscure; ad esempio in majutsu (魔術), ossia magia nera/stregoneria. Ecco anche perché, nelle prime edizioni, ci siamo ritrovati pure con "Grande Mago Piccolo" (Piccolo Daimaō).

Comunque, l'appellativo corretto è "Demone", in quanto né il Gyūmaō di Viaggio in Occidente né quello dragonballiano sono stregoni: il primo è infatti un essere sovrannaturale con un aspetto a metà tra un toro e un essere umano, mentre il secondo è un essere umano che per via delle sue malefatte viene chiamato "demone".

In alternativa a Re Demone Toro si può optare per Re Demone Tauro, oppure per soluzioni composite quali Re Taurodemone o Re Demontoro/Re Demontauro.


06 ) Vegeth ---» Vegeth, o Vegeroth.

Il nome Vegeth in realtà non è sbagliato, ma come fatto presente alla fine del mio Focus On Dragon Ball N°10 (Parte 2), è una soluzione che per quanto corretta fa poco trasparire il fatto che consiste in una fusione tra il nome di Vegeta e il nome saiyan di Goku, Kakaroth (*1). A differenza di come accade in originale, dove la cosa invece meglio la si recepisce. Ecco perché personalmente trovo che l'adattamento statunitense Vegeroth sia molto funzionale, nonostante in giapponese non sia Bejirotto. Ad ogni modo, se la Star decidesse di mantere Vegeth, questa versione del nome, ripeto, non è da considerarsi erronea, come invece lo è Vegetto, per i motivi spiegati nel video.

Pronuncia approssimata in italiano:
Tenendo in conto di come va pronunciato Vegeta (alla Dynamic), dovrebbe essere Vegèt, ma siccome in dialetto milanese il veget è il vecchietto, per differenziarlo gli si potrebbe cambiare l'accento, quindi Vegét. Vegeroth va invece pronunciato come Vegèrot.


Nota (*1):
[ A rigor di logica, se il il nome saiyan di Goku viene dalla parola carrot, esso non dovrebbe finire per th. Tuttavia, se fosse Kakarot poi Vegeth diventerebbe Veget, e così sarebbe ancora più simile a Vegeta. Quindi si potrebbe vedere questo th finale nell'ottica di una consonante aspirata, cosa che avvicinerebbe maggiormente il nome alla pronuncia dell'originale, Kakarotto. Se invece si optasse per Vegerot (invece di Vegeroth), la traslitterazione Kakarot non creerebbe nessun problema. ]



7) Dottor Gelo ---» Dottor Gero

L'origine del suo nome non è mai stata spiegata dall'autore, però è evidente l'uguaglianza con la parola giapponese per dire vomito, ossia gero (ケロ); tuttavia potrebbe anche derivare da gerogero (げろげろ), un termine gergale che sta per "disgustoso". E in effetti, la sua condotta ben potrebbe essere etichettata con aggettivi quali disgustoso o vomitevole, in particolar modo in riferimento al fatto che si è costruito un corpo meccanico uguale per aspetto a quello fatto di carne ed ossa che aveva per poi inserirvici il proprio cervello...

Un'altra radice, come fatto osservare da Herms del sito Kanzenshū, potrebbe essere l'approssimazione nipponica della parola gray, grigio in inglese, ossia guree (グレー): eliminando il prolungamento vocalico e invertendo le vocali delle due sillabe, ecco che si ottiene il nome Gero. Questa spiegazione sarebbe in linea col fatto che i massimi esponenti del Red Ribbon hanno tutti nomi legati ai colori, ed essendo nei primi tempi Gero un loro alto membro non è affatto da escludersi questa origine.

Ciò nonostante ci preme comunque sottolineare che si tratterebbe di un qualcosa poco da Toriyama, il quale, per creare i nomi, è più solito invertire le sillabe di un termine piuttosto che le singole vocali.

Pronuncia approssimata in italiano:
Dottor Ghero.


Membri dell'esercito del Re del Terrore e i suoi parenti

I seguenti sono tutti nomi che Toriyama ha creato prendendo il modo giapponese di dire una determinata parola e modificandolo un pochettino. Questo, così che risultassero diversi dal termine d'origine ma che nella mente del lettore producessero comunque il risultato di farglieli associare alla cosa da cui derivano. 

Ad esempio, se decidessi di chiamare un mio personaggio "Fligolifero", seppur diverso dal sostantivo "frigorifero", chiunque di noi lo legga fa il collegamento con l'elettrodomestico. Tuttavia, siccome non sempre è possibile riproporre pari pari questi giochini fatti dall'autore, nel formulare le nostre traslitterazioni è stato allora necessario utilizzare altri espedienti, come l'aggiungere lettere o cambiarle. Il tutto restando fedeli al principio "piccolo cambiamento per piccolo cambiamento", e sempre facendo in modo tale che il nesso con la parola d'origine resti chiaro.

In aggiunta, sono state messe in prima posizione quelle traduzioni di nomi che più si avvicinano tanto alla pronuncia dei nomi originali tanto alle pronunce dei termini inglesi a cui si riferiscono.

Prendiamo a modello la parola trigger, in giapponese torigā (トリガー): essa non si rifà alla pronuncia statunitense del termine, che è molto simile a come lo diremmo in italiano, ma a quella anglosassone, che finisce per scevà. Di conseguenza, se fosse stata inserita in lista, fra le pronunce approssimate in italiano avremmo prima inserito "trigga" e poi "trigger".

8) Freezer ---» Freeza, oppure Freeser

Il nome del Re del Terrore deriva da uno dei modi giapponesi di indicare il congelatore, o il freezer se si preferisce, vale a dire furiizaa (フリーザー), con un prolungamento vocalico sia della i della sillabra ri e sia della a della sillaba za. Da quest'ultimo differisce per il fatto che non possiede il prolungamento della lettera finale, e di conseguenza il suo nome va letto Furiiza (フリーザ)

Dragon Ball Super Episodio 94
Una sua buona traduzione, prendendo spunto da una di quelle statunitensi, può essere Freeza, chiamandolo in pratica proprio come in originale. E come tra l'altro viene visto scritto in uno degli episodi di Dragon Ball Super e su vario materiale. Un'altra valida alternativa è Freeser: applicando il prima citato principio e cambiando soltanto una lettera si riesce pure così a riprodurre anche in italiano il medesimo effetto che avverte l'orecchio giapponese. Inoltre, "Freeser" sarebbe una scelta che di base poche critiche potrebbe ricevere, in quanto nella versione Merak dell'anime, a cui la maggior parte del pubblico è parecchio affezionato, lo si può spesso sentire chiamare esattamente così, con la esse!

Tuttavia, Meito ed io abbiamo preferito segnalarlo come seconda scelta perché a livello informale/dialettale il freezer lo si può sentire chiamato proprio in questo modo, il "freeser"; di conseguenza c'è il rischio che coloro i quali sono abituati a chiamarlo in tale maniera non lo percepirebbero come un nome "un po' diverso da freezer ma che comunque è in connessione con esso", quanto piuttosto freezer e basta.


Pronuncia approssimata in italiano:
Friiza/Friiser.


9) Re Cold ---» Re Kold

Il nome del "papino" di Freeza viene dalla parola anglosassone cold, freddo. Cold, che in giapponese viene approssimato in koorudo (コールド), con un prolungamento vocalico della prima o. Il suo nome invece non presenta alcun allungamento (コルド). Da qui la scelta di cambiare semplicemente la prima lettera del suo nome da ci a cappa, e quindi Cold diventa Kold: un altro piccolo cambiamento ma che fa in modo tale che il suo nome lo si possa comunque associare alla parola da cui deriva. 

Pronuncia approssimata in italiano:
Cold, tenendo a riferimento la pronuncia anglosassone (/kəʊld/).



10) Rikoom, Butter, Jeeth, Guldo, Ginew ---» Recoom, Burta, Jheeze, Gurd, Ginyu


Squadra Ginyu. Immagine di frontespizio del capitolo 274, versione pubblicata nella Full Color Edition.


Il nome del capitano dell'omonima squadra è Ginyū. Esso deriva dalla parola giapponese per indicare il latte vaccino, cioè il gyūnyū (牛乳). Di conseguenza, per meglio mantere il riferimento si consiglia di attenersi alla trascrizione originale (ギニュー). Quindi. ad esempio, non Ginew ma Ginyu.

Pronuncia approssimata in italiano:
Ghiniu; ghi come il ghi di ghianda e niu come new.



Così come per il comandante, anche i nomi degli altri membri vengono da alterazioni di nomi di prodotti caseari. Più precisamente:

-) Recoom viene dal modo giapponese di dire cream (crema), ossia kuriimu (クリーム), con un prolungamento vocalico della i. Il suo nome, "Rikuumu" (リクーム), è frutto dell'inversione delle prime due sillabe, e va scritto con la consonante ci perché è questa che caratterizza il termine cream.

Pronuncia approssimata in italiano: Ricuum.

-) Burta deriva dall'approssimazione nipponica di butter (burro), ossia bataa (バター), con un prolungamento vocalico della a finale. Il suo nome, "Baata" (バータ) nasce dallo spostamento del  segno del prolungamento vocalico da una posizione finale ad una intermedia fra le due sillabe. Da qui Burta, leggermente diverso dalla pronuncia anglosassone di butter, ossia "bata". Se si preferisse "una versione più alla statunitense" si potrebbe ripiegare su Burter. 

Pronuncia approssimata in italiano: Barta; Barter.


- ) Jheeze viene dalla maniera nipponica di dire cheese (formaggio), ossia chiizu (チーズ). La differenza, in giapponese, fra Jheeze e cheese sta nel fatto che il primo inizia con la sillaba ji e termina con la sillaba su, mentre il secondo inizia con la chi e finisce con la zu.

Pronuncia approssimata in italiano: Giiz, con la gi di giocattolo.

- ) Gurd ha origine dalle ultime tre sillabe dell'approssimazione giapponese per la parola yogurt, cioè yōguruto (ヨーグルト). La differenza fra questa e il suo nome sta nel fatto che la sillaba finale termina in do invece che in to. Quindi, se Yogurt finisce per "gurt", il nome di questo personaggio non può che essere Gurd.

Pronuncia approssimata in italiano: Gurd; non Gud perché yōguruto sembra proprio che derivi dalla variante statunitense di yogurt piuttosto che da quella anglosassone.


11) Radish ---» Raditz

Il nome del fratello di Goku non è uguale a quello del modo di dire alla giapponese la parola inglese radish (ravanello), ma ne è una sua modifica. Radish infatti lo si dice radisshu (ラディッシュ), mentre il nome del personaggio è Radittsu (ラディッツ). Di conseguenza va chiamato Raditz.

Pronuncia approssimata in italiano: Radits.


12) Kiwi ---» Kyui

Il nome di questo alieno viene sì dalla parola kiwi, ma non è uguale a kiwi. Infatti:

- Kiwi = kiui (キウイ) (*2)
- Kyui = Kyui (キュイ)

La differenza sta nel fatto che in kiwi le prime due sillabe sono due sillabe separate fra loro, mentre nel caso di Kyui la sillaba kyu è un'unica sillaba, trattasi infatti questa di una sillaba di tipologia contratta.

Pronuncia approssimata in italiano:
Chiu-i (tutto insieme).


Nota (*2)
[ Da leggersi similmente a "chi ui", un po' come se le due parti fossero leggermente leggermente staccate. ]


Titoli e nomi vari


13) Namecciano ---» Namecchiano

Molto semplicemente, visto che il pianeta originario di Piccolo è Namecc, i loro abitanti è naturale che vengano chiamati namecchiani, con la ci dura. Si ricorda che il nome Namecc viene dalla parola giapponese namekuji, che vuol dire lumaca, e la cui pronuncia è per l'appunto con la ci dura.

Pronuncia in italiano:
Namècc/Namècchiani.


14) Gran Demone Piccolo ---» Gran Re Demone Piccolo

Illustrazione di frontespizio del capitolo 142.
Versione pubblicata nella Dragon Ball Full Color Edtion.
In giapponese è Piccolo Daimaō (大魔王), ossia letteralmente Grande Re Demone Piccolo. Tuttavia, anche se questa sua traduzione è corretta, c'è comunque da concordare sul fatto che è piuttosto ridondante: ecco il perché del titolo semplificato di "Gran Demone Piccolo", apparso in sostituzione dell'errato "Grande Mago Piccolo" a partire dall'edizione Evergreen.

D'altro canto, per qualsiasi purista, è un po' un peccato aver dovuto tagliare "re" dal suo appellativo. La nostra proposta è allora quella di far sì che venga chiamato Gran Re Demone Piccolo almeno nella battuta di presentazione di Muten nel capitolo 135 e in quelle in cui il personaggio si dà delle arie. Questo anche perché altrimenti la battuta di Lunch "Che nome assurdo!" perderebbe un po' di senso: vero che già "Gran Demone Piccolo" può suonare strano, ma più strano risulterebbe sicuramente Gran Re Demone Piccolo, perché oltre ad essere altisonante in generale, se con "Gran Re Demone" risulta da una parte pomposo, dall'altra la parola Piccolo dà un'impressione opposta. Per il resto lo si può pure semplificare, in Gran Demone Piccolo.

Comunque, si potrebbe anche optare per Gran Demonre Piccolo, una buona sintesi tra purismo, scorrevolezza e stranezza. Altre alternative possono essere: Megademonre Piccolo, Arcidemonre Piccolo


15) Tempio di Orin ---» Tempio di Oolin, oppure Tempio di Olin/Ōlin.

Se l'origine shaolinesca di Kurilin fosse ancora in dubbio, a spazzar via ogni perplessità ci pensa il nome del tempio in cui si allenava prima di recarsi da Muten, ovvero il Tempo di Oolin, dove Oolin è scritto con i caratteri oo e rin/lin, cioè 多林.

E come si scriveva Shaolin in giapponese?
Si scriveva Shōrin, ossia 少林.

Come ben si può notare i due nomi differiscono per il primo carattere, i quali sono in contrapposizione: cosa questa che non può essere assolutamente fatta a caso; infatti, lo Shō di Shōrin significa "poco/scarso" (ma anche piccolo/giovane), mentre oo vuol dire "numeroso".

Quindi, non Orin, ma Oolin, oppure Ōlin. In realtà potrebbe andar bene anche Olin, ma la questione dei prolungamenti vocalici verrà meglio affrontata a seguire quando si parlerà dei Kaio, ecc.

Pronuncia approssimata in italiano:
Tempo di Oolin.


16) Umani/Mortali ---» Esseri Terreni/Terresseri/Terrenei/Terranei

Innanzitutto, si rimanda a quanto detto in questo mio approfondimento. Presone visione, in questa occasione ad esso si aggiungeranno ulteriori considerazioni. Siccome il termine "nonnume" più che specificare una categoria la nega, è allora necessario pensare ad altre soluzioni.
Zamasu non ce l'ha solo con gli umani
ma con tutti gli esseri non divini.

Tenendo conto che ningen è una parola che le divinità possono usare per indicare le creature sotto la loro amministrazione e facenti parte di un piano esistenziale diverso da loro (*3), ecco che una buona trovata può essere quella di ragionare, per l'appunto, sui loro rispettivi piani d'esistenza: quello celestiale e quello terreno.

Se le divinità sono esseri celestiali, cioè esseri che figurativamente stanno "in cielo", su un piano superiore, ecco che chi vive sul piano terreno potrebbe anche essere chiamato con formule quali essere terreno, terressere, terrenessere, terreneo o terraneo.(*4)

Di conseguenza, cose come "Piano Zero Ningen" diventerebbe in italiano "Piano Zero Terresseri/Piano Zero Terranei".

Se si volesse adottare una di queste scelte, si consiglia di far parlare almeno talvolta le divinità di "piani celestiali", o di riferirsi a sé stessi come "celestiali", così che la contrapposizione possa risultare anche più naturale.



Nota (*3):
[ Qui è stato usato l'aggettivo "esistenziale" non solo per dire "il piano dove si trovano fisicamente", ma anche quello in cui si trovano "spiritualmente". Non a caso, in originale, Goku fa riferimento alla condizione divina propria del Super Saiyan God con il termine "mondo", il quale si sente anche nella traduzione italiana della pellicola "La battaglia degli dei".

A seguire, da vocabolario, le traduzioni classiche per la parola ningen sono "essere umano" e "mortale". Ma, come detto nel video su riportato, risulterà strambo a chiunque il fatto che le divinità dragonballiane si riferiscano a personaggi quali Hit, Magetta e Goku come "umani": insomma, l'umano è un essere umano, non un saiyan, né tanto meno qualcuno come Freeza. Risulta così dal contesto che il termine ningen sia molto vicino (ma sottolineo il "vicino") alle varie possibili accezioni della parola inglese "wight": essere vivente, creatura, persona, qualcuno. La soluzione per capire allora come mai Beerus e soci si riferiscano a "quelle creature sotto la loro amministrazione e facenti parte di un piano esistenziale diverso da loro" con la parola ningen sta secondo noi nel prendere in un certo modo in analisi i singoli caratteri che la compongono, ossia nin (人) e gen (間). Nin vuol dire "persona", gen significa "intervallo, spazio". Quindi un ningen sarebbe un essere vivente le cui caratteristiche principali sono comprese in un dato intervallo, cioè quello proprio dell'uomo: una testa, due braccia, due gambe, due occhi, una bocca e via dicendo. Seguendo questa interpretazione, l'intervallo di caratteristiche della maggior parte degli esseri alieni di Dragon Ball è assimilabile a quello degli esseri umani, e allora ecco così che il termine ningen adesso acquista senso. ]

Nota (*4):
[ Lo si scrive per completezza: si è pensato anche a "sottostanti", dal termine utilizzato nel fumetto "gekai", il quale però ha il piccolo difetto che nel mondo sottostante (la semisfera inferiore che compone l'universo di Dragon Ball) sono presenti anche certe divinità, non oggetto d'odio da parte di Zamasu. Volendo però si potrebbe intendere "gekai" anche a livello di piano spirituale, similmente a come accade per sekai. ]



17) Cyborg/Androidi ---» Umani artificiali, oppure Artificiantropi

Nell'opera originale viene raramente specificato se i vari N°16, 17 e così via siano dei cyborg o degli androidi. Per la differenza, rimando a questo mio video. In sintesi:

-) Androide indica prevalentemente i robot con sembianze umane.

-) Il cyborg è un organismo a struttura cellulare modificato con parti tecnologiche.

-) Androide significa "simile ad un maschio umano", e per estensione "simile ad un umano"; quindi, se una cosa "è simile ad un umano, non è un essere umano". E N°17 e 18, per quanto modificati, lo sono, esseri umani. Tant'è che Kurilin, riferendosi a sua moglie, dice a Goku: « Non è un robot... È stata solo modificata un pochino... » (più letteralmente, "è stata solo modificata un pochino la sua umanità/la sua persona/a livello fisico").

Il Dr. Gero ha creato vari tipi di umani artificiali.
Immagine di frontespizio del cap. 367
Ciò riassunto, il termine che viene maggiormente utilizzato per indicare  tutti loro è invece jinzōningen (人造人間), ossia essere umano artificiale, oppure umano artificiale. E per via di quanto su riportato, è allora consigliato adottare questa definizione di carattere più generale, in linea con quella utilizzata in originale nonché sua esatta traduzione. Adottare questa definizione, oppure, si può continuare con l'alternarsi ora di cyborg ora di androide, facendo però bene attenzione a non riferirsi, ad esempio, a N°19 come cyborg; o ancora, si potrebbe giocare con tale alternanza e utilizzare "umano artificiale" solo lì dove sarebbe maggiormente preferibile (si veda il titolo, nell'edizione a colori, "dell'arco degli umani artificiali e di Cell").

Se si volesse optare per tradurre nella maniera più appropriata jinzōningen, un'altra soluzione per farlo, più snella, potrebbe essere la mia parola macedonia "artificiantropo": "artifici" viene da artificiale e "antropo" dalla parola greca per dire essere umano; in caso si volesse adottare questa definizione, è consigliabile apporre una piccola nota esplicativa, perché (ahimè) come suggerito da Meito il significato potrebbe non essere colto da tutti i lettori.

Prima di proseguire con l'analisi di altri nomi è però assolutamente necessario che si faccia una precisazione. Da dizionario, jinzōningen significa sì essere umano artificiale ma indica sostanzialmente i robot umanoidi. Tutti gli altri intendimenti, presenti per lo più in opere di finzione, sono da considerarsi come interpretazioni personali della parola, o addirittura secondo alcuni come sue misinterpretazioni. Un po' come è accaduto anche qui da noi quando in certe famose pellicole si è sentito parlare di cyborg quando in realtà si trattava di androidi.

Tuttavia, tra queste libere interpretazioni autoriali, per quanto non conformi alle definizioni da dizionario, ce ne sono alcune compatibili con il termine. Ad esempio un Cell di turno, o un Homunculus di turno (da Fullmetal Alchemist) sono esseri la cui definizione è compatibile con quella di "essere umano artificiale": anche se non robot umanoidi, sono di fatto umani/"esseri" creati artificialmente.

Il problema sorge con la categoria dei cyborg, la quale riesce ad entrare in quella dei jinzōningen in maniera piuttosto difficoltosa. E sorge legittimo, a questo punto, il dubbio se Toriyama sia da inserire fra quegli autori che hanno fatto uso del termine jinzōningen in modo (parzialmente) sbagliato. Invero, un cyborg umano non è un essere umano creato da zero per mano dell'uomo stesso, ma un umano modificato con parti tecnologiche. Annoverarlo nella categoria degli esseri umani artificiali risulta quindi illogico, in quanto non creazione umana, come potrebbe essere invece una macchina.

« Non è un robot! È stata solo modificata un pochino... ». Dal volume 36 di Dragon Ball, capitolo 431.


D'altro canto è a noi sconosciuta la modalità tramite la quale il Dottor Gero ha creato N°17 e N°18. Usando un po' di fantasia ma comunque attenendoci alle informazioni forniteci dall'autore, potrebbe anche darsi che, dopo averli rapiti, lo scienziato li abbia posti in una condizione di morte (tale però da non far migrare l'anima nell'Aldilà) ed avere così dei corpi umani su cui lavorare, tant'è che vengono definiti "jinzōningen su base umana" (人間ベース人造人間). Dopodiché, una volta modificati a livello cellulare (DB Super, episodio 83) con biocomponenti e avendovi installato il dispositivo meccanico di autodistruzione, li potrebbe aver risvegliati, "riportati alla vita"; e in conseguenza di questo processo i due ragazzi potrebbero aver assunto una nuova identità, seppur mantenendo parte della memoria della loro "vita pregressa".

Quest'ultimo, questo della memoria, è un dato che nell'opera non viene mai direttamente esplicitato; vengono  soltanto dette cose come che N°17 e N°18 odiano il dottore per via di ciò che gli ha fatto contro la loro volontà, o che a N°17 piacciono cose senza senso come le automobili perché gli è rimasto qualcosa di umano.(*5)


Nota (*5):
[ Il senso potrebbe essere "quando eri completamente umano"/prima che ti modificassero; altrimenti sarebbe una dichiarazione che cozzerebbe un po' con quella di Kurilin; ma, tant'è, sappiamo che Toriyama non è un Maestro assoluto della precisione e della coerenza. ]


Ciò nonostante, c'è il recente videogioco Dragon Ball Z Fighterz a suggerircelo: infatti il personaggio chiamato N°21, precedentemente compagna dello scienziato capo del Red Ribbon e madre di quel loro figlio di cui N°16 somiglia per aspetto, è stata trasformata in una jinzōningen; un essere umano artificiale modificato sia come N°17 e N°18 sia in una maniera simile a come fu fatto con Cell, con l'inserimento di cellule di vari combattenti all'interno del suo corpo. E N°21 dice che non ha quasi nessuna memoria pregressa della sua vita da umana. Se si volessero allora tenere in considerazione queste informazioni, canonizzandole nell'universo creativo dragonballiano a firma di Toriyama, ecco che la definizione di  jinzōningen per N° 17 e N°18 acquisterebbe più senso. Così come acquisterebbero più senso battute alla pari di « N°18 è un modello con l'aspetto di una ragazza carina » (Trunks, nel capitolo 348).

"Uccidendoli" infatti, e a seguire usando il loro corpo fatto di carne ed ossa come base, così come materiali base sono i metalli per i robot, e installandovi all'interno particolari biocomponenti, gli ex-Lapis e Lazuli sarebbero "tornati alla vita" come nuovi esseri dalle strabilianti capacità, e come frutto per l'appunto dell'artificio di un uomo di scienza.

Questa però è naturalmente soltanto un'ipotesi, su cui non si può far altro che scommettere o non scommettere, in assenza di spiegazioni ufficiali da parte dell'autore.

Un'altra ipotesi avanzabile per cercare di capire come mai i cyborg alle volte, nelle opere di finzione, vengano annoverati nella categoria degli esseri umani artificiali è quella a seguire. La spiegazione potrebbe risiedere in una delle accezioni del carattere zō (造), che oltre ad significare "creare"  è messo in relazione con il verbo nipponico kiwameru (極める), che significa "portare qualcosa al suo apice": esattamente quello che ha fatto il dottore, portando le capacità di Lapis e Lazuli ad un livello oltre lo straordinario. Una valenza simile la conferisce anche un sinonimo di jinzō, ossia kakkō (加工), il quale fra i suoi lemmi prevede la voce "miglioramento".

Ecco quindi che jinzōningen (人造人間), mettendo da parte le definizioni da dizionario, può essere interpretato anche in una maniera diversa, ovvero come "essere umano (人間) portato al suo limite estremo/migliorato (造) dalla mano di un altro essere umano (人). Ed è curioso notare come il carattere zō lo si possa ritrovare anche in termini quali henzō (変造) il cui significato principale è "alterato", e in parole come kaizō (改造), "ristrutturato/modificato". Questo, per sottolineare come il carattere jin (人) di jinzōningen potrebbe essere visto in ottica estensiva/figurativa da alcuni madrelingua giapponesi nell'accezione degli appena citati ideogrammi hen e zō.


18) Super Saiyan II, III, IV... ---» Super Saiyan Two, Three, Four...

I nomi degli stadi princiapali del Super Saiyan sono detti e scritti all'inglese: Super Saiyan Two, Three, Four, God e Blue. Per quanto concerne questi ultimi due, Star Comics li ha ben trasposti, lasciandoli in inglese. Tuttavia, c'è da fare correzioni circa gli stadi Two e Three, che vanno scritti proprio così e non usando i numeri romani, i quali il lettore tende a leggere in italiano (Super Saiyan Due, Tre, ecc).

Se la cosa vi risulta stramba, beh... in realtà non c'è nulla di strano! Dragon Ball è un'opera che presenta tanti elementi bizzarri, e che contribuiscono a suggerire che l'autore provi un certo grado di esterofilia; i nomi non fanno eccezione. Se però proprio si vuol tradire queste caratteristiche (l'editore può davvero?), allora per coerenza ad esempio Super Saiyan God dovrà necessariamente diventare Super Saiyan(o) Dio; oppure, Super Saiyan †, o Super Saiyan G.

Per quanto riguarda "saiyano", se ne parlerà più in basso, nell'ultimo paragrafo extra.

Super Saiyan Tuu, Frii, For... È proprio così infatti che si dovrebbero chiamare, all'inglese!



19) Acqua Sacra e Acqua Divina ---» Acqua Ultra Sacra Acqua e Acqua Ultra Divina


Qui, in posizione precedente agli aggettivi sacro e divino, c'è la parola chō (超); da dizionario vuol dire trascendente, super, ultra, iper. E siccome c'è, non possiamo far finta che l'accrescitivo sia assente. Quindi, scegliendo l'opzione dal suono secondo noi più eufonico e probabilmente quella più adatta alle cose a cui fanno riferimento, ecco la nostra proposta:

-) Chōseisui (超聖水)  --- » Acqua Ultra Sacra.
-) Chōshinsui (超神水) --- » Acqua Ultra Divina.





20) Onde Bluets ---» Onde Bruts.

Non ci sono spiegazioni ufficiali, tuttavia è possibile fare due supposizioni. La prima sta nell'identificare l'origine nella parola fruits, e di mettere in relazione queste onde con il popolo Tsufuru (*6). La seconda, quella che ci sembra più verosimile, sta nel ritracciarla in termini quali Brutus (ブルーツス) e brute (ブルート), quest'ultimo in particolare nella sua variante francese. Il perché sta nel fatto che sono tutte parole che si allacciano all'aggettivo "bruto", e noi sappiamo che i saiyan, trasformandosi in scimmioni, diventano ancora più bruti tanto nel comportamento tanto nell'aspetto.

Pronuncia approssimata in italiano:
Onde Bruts


Nota (*6):
[ Venendo Tsufuru da fruit, la miglior sua traduzione in realtà sarebbe qualcosa come "Tsfru/Tfru", ma essendo molto difficile da pronunciare forse è meglio lasciare la versione giapponese. ]


21) Saga di ---» Arco (narrativo) di

Ce lo portiamo dai tempi delle prime edizioni e dei primi siti in rete. L'utilizzare la parola "saga" è erroneo, in quanto la parola saga designa:

- ) Un ampio racconto della storia di un popolo, di una famiglia, di un gruppo (Garzanti).

-) Racconto epico o romanzato delle gesta, della storia di un popolo, di un gruppo o di una classe sociale, di una famiglia (Treccani).

-) Narrazione avventurosa delle vicende di una famiglia (Sabatini-Colletti).

-) Ampia narrazione delle vicende storiche di un popolo, di una stirpe, di una famiglia, di un personaggio (Aldo Gabrielli)

-) Racconto romanzato della storia di un popolo, di una famiglia o di un personaggio (De Mauro).

Si capisce allora che parlare ad esempio di "saga di Freeza" non ha molto senso, perché non è lui ad essere il protagonista, né tanto meno la sua famiglia. Il suggerimento che avanziamo è quindi quello di "arco narrativo di", oppure semplicemente "arco di".


22) Re Kaio ---» Kaio

Descrizione del processo di nascita
dei Kaio e dei Kaioshin. Immagine
estrapolata dalla DB S.E. Guide.

- ) Kaiō (界王) = Re dei mondi; 界 = mondo/i, 王 = re.

- ) Kaiōshin (界王神) = Dio dei re dei mondi; 神 = dio.


Come appena mostrato, Kaiō significa già di per sé "re dei mondi", quindi dire "Re Kaio" equivale a "Re re dei mondi": un qualcosa di piuttosto strambo, c'è da riconoscerlo. E visto ciò, e visto che ad esempio kaiōshin è rimasto così nonostante abbia la sua traduzione, si consiglia di fare altrettanto per i Kaiō.

Volendo perseguire un principio di semplificazione e parziale adattamento, nonché per andare incontro ad eventuali esigenze tipografiche (*7), si potrebbe anche scegliere di utilizzare la variante "Kaio", così come accade ad esempio per "Kaioshin". Si prenda a modello il caso di Tokyo, scritto comunemente in tale maniera invece del più corretto Tōkyō.





Pronuncia approssimata in italiano:
Caioo, non Caio. // Caiooscin.


Nota (*7):
[ A livello di letterazione, il trattino del prolungamento vocalico potrebbe infatti risultare troppo attaccato alle parole poste sopra di esso. Indi per cui, se proprio non si riesce a trovare una soluzione per inserire i cosiddetti macron, cosa che ci farebbe davvero piacere, ben vengano lo stesso forme di semplificazione. ]



23) Vecchia Sibilla  ---» Vecchia Chiaroveggente

La Sibilla è una figura precisa, appartenente alla mitologia greca e romana, e per dire Sibilla i giapponesi dicono shibyura (シビュラ). Solo in senso scherzoso sta ad indicare una donna che predice il futuro. L'appellativo di questo personaggio, il cui vero nome è sconosciuto, è invece Uranai Baba (占いババ). Dunque Uranai Baba è un soprannome, come da lei stessa dichiarato. Circa la sua traduzione, a seguire la citazione di quanto scritto da Meito a proposito:

Uranai è il termine giapponese per “preveggenza” o “divinazione”, mentre Baba è un modo piuttosto rude per definire un’anziana signora, un po’ come “befana” o “vecchia strega”.

E l'uranaishi (占い師) è l'indovino, quindi più correttamente sarebbe La Vecchia Indovina (che suona anche come La Befana Indovina), oppure La Vecchia Chiaroveggente. Tra le due opzioni preferiamo la seconda, perché così si potrà fare dire a Goku "La Vecchia Chiarovedente", traduzione questa simile a quella presente nella versione italiana dell'anime, più efficace e divertente rispetto a "La Vecchia Sigilla".


24) Supremo Pilaf ---» Grande Re Pilaf

Semplicemente perché il suo nome è Pirafu daiō (ピラフ大王), Grande Re Pilaf. Non si vedono ragioni per modificarlo.



Nomi di origine cinese

Bulma spiega a Goku che la sfera in suo possesso
è la Sixingqiu, che in cinese significa sfera dalle
quattro stelle. Tavola da DB VL.1 (Kanzenban).
I nomi di alcuni personaggi di Dragon Ball hanno un'origine sinica; questo perché parte di essi sono rielaborazioni di personaggi appartenenti al Classico Viaggio in Occidente. Alcuni sono versioni nipponizzate di nomi cinesi, come Son Goku che in lingua mandarina è Sun Wukong: durante i secoli, nel passaggio da Cina a Giappone, infatti il Sun è diventato Son, il Wu si è trasformato in Go e il Kong si è mutato in Ku. Altri sono veri e propri nomi cinesi, solo che vengono pronunciati in maniera approssimata, secondo la fonetica giapponese: si prenda il caso di Jiaozi, che viene pronunciato "Ciaoz" perché secondo gli abitanti del Paese del Sol Levante è questa a pronuncia che più si avvicina all'originale.

In genere, entrambe le categorie sono contraddistinte dal fatto che i nomi ad esse appartenenti sono scritti in caratteri, non in sillabe, e che hanno di fianco i cosiddetti furigana, una sorta di piccoli "sottotitoli" che ne indicano la lettura. E quelli appartenenti alla seconda hanno dei furigana che indicano che vanno pronunciati in modo particolare. Ad esempio Shenlong (神龍), alla giapponese andrebbe pronunciato Shinryū, ma nell'opera è sempre indicato che va letto alla cinese, ossia "Scenlon(g)".

Circa queste due categorie di nomi, escludendo la Sixingqiu, che andrebbe scritto proprio così e non Suxingqiu (in base allo stesso motivo spiegato per Jiaozi/Chaozu), le più recenti edizioni Star Comics del fumetto hanno adottato giuste traslitterazioni: Wuxingqiu, Erxingqiu, Shenlong, Tao Baibai...

Tuttavia, essendo le traslitterazioni cinesi difficilmente leggibili per il normale lettore italiano si approfitta dell'articolo per suggerisce alla casa editrice di fare magari una cosa davvero apprezzabile: allegare, al primo volumetto di una eventuale futura edizione, un fascicoletto con su riportate tutte le pronunce dei nomi che compaiono nell'opera, sia cinesi sia giapponesi.

Infatti, ad esempio Tao Baibai, per quanto scritto con delle bi andrebbe pronunciato più correttamente con delle pi (però "non esplosive"; più correttamente, la bi cinese è una consonante di tipologia occlusiva non aspirata).

Oltre alle due su citate categorie di nomi di origine cinese ce n'è un'altra, ossia quella i cui nomi sono sì di radice sinica ma sono scritti con le sillabe del katakana, ovvero quel sillabario della lingua giapponese che fra i suoi vari usi viene adoperato per indicare l'origine straniera di certi nomi. Ad essa appartengono Yamcha, Jackie Chun, Signora Pauzu, Ulong e Puar. Questi ultimi due scritti così come appena riportati, e non diversamente in quanto:

-) Oolong noi italiani tendiamo a leggerlo proprio in tal modo, "oolong", quando in realtà va pronunciato con la vocale u, poiché questo è il suono che nella nostra lingua (nonché in quella giapponese) più si avvicina alla pronuncia del carattere WU presente nel suo nome (乌龙, Wulong; pronuncia approssimata "Ulong").

-) La traslitterazione "Pual" non si collega bene col fatto che il suo nome viene dalla parola cinese per indicare la varietà di tè denominata Pu'er (普洱茶); e pu'er si pronuncia molto similmente a "puar", indi per cui il suo nome non può che andare scritto con la consonante erre.

Ciò detto, a questo punto potrebbe sorgere una giusta domanda: come mai non scriverli proprio alla cinese?
Il fatto è che sembra che Toriyama, per qualche motivo, abbia scelto per loro la scrittura in caratteri non sinici e usando una grafia che segue l'effettiva pronuncia; come nel caso di Yamcha, che viene così visto in diverse illustrazioni, e non Yumcha come sarebbe invece dovuto essere secondo il sistema di latinizzazione dal cantonese.



EXTRA

Nel paragrafo a seguire abbiamo inserito diversi voci per l'appunto extra, alcune delle quali non strettamente legate all'opera principale, ma la cui conoscenza potrebbe comunque tornare utile in vista di traduzioni legate a prodotti derivati. Altre di queste sono sì legate al lavoro svolto circa la versione italiana del fumetto ma la cui importanza è di livello secondario. La quarta è da considerarsi invece una sorta di curiosità, mentre la settima una voce tra il serio e lo scherzoso, inserita anche per alleggerire la lettura dell'articolo.


E1) Ultra Istinto; Maestria Istintuale/Maestria dell'Istinto


Migatte no gokui (身勝手の極意), letteralmente "l'estrema mente/idea/sostanza/conoscenza profonda nell'eseguire movimenti arbitrari". Tuttavia, sebbene queste siano alcune delle sue più esatte traduzioni in italiano, è indubbio che risultino tutte strane e ridondanti, soprattutto all'interno di un recitato. Ecco perché l'adattamento "Ultra Istinto", dove istinto, in questo caso, sta per dei movimenti eseguiti automaticamente dal corpo, senza previa ponderazione da parte dell'intelletto; ultra invece è una parola indicante che "l'istinto" a seguire va oltre ciò che normalmente si intende con esso.

Di conseguenza, l'occidentalizzazione "Ultra Istinto" ci è sempre sembrata più che sufficientemente fedele al significato originario di Migatte no gokui. D'altro canto il mio collega Meito ha formulato un'alternativa che gli è ancora più vicina, e che quindi mi sento comunque di far presente, ossia "Maestria Istintuale", oppure "Maestria dell'Istinto": infatti, per "maestria", che lui lega al concetto di "profonda conoscenza in un'arte o un mestiere", si suol proprio intendere il più alto grado di abilità in una determinata cosa.

Per quanto riguarda la traduzione proposta da Star Comics, "Quintessenza dell'Istinto", essa ci trova favorevoli. Per quel che pertiene la parte che sta per "Istinto", è chiaro che si è ragionato in maniera simile a come fatto con "Ultra Istinto". Per ciò che attiene la parte rimanente, ci risulta evidente che ci si è voluti allacciare al concetto di "sostanza", di cui si può leggere nei vocabolari come uno dei traducenti del lemma giapponese "i" (意). Questo carattere, unito al precedente, forma di conseguenza l'idea di "ultima sostanza", ovvero di "quintessenza". Tale parola, quintessenza, ci sembra appunto parecchio adatta per rendere il concetto originale. La ragione è che in italiano il termine significa non solo "natura ultima di qualcosa" ma anche "il più alto livello in una data dote". Quindi in tale ottica "Quintessenza dell'Istinto" può essere letto anche come "Il livello dell'istinto più profondo, oltre il quale non c'è nient'altro".


Per quanto concerne invece la traduzione di migatte no gokui kansei (身勝手の極意 完成), ovvero se tradurre quel kansei con perfetto/perfezionato oppure con completo, bisogna ragionare sulle accezioni degli appena citati aggettivi. Completo vuol dire che una cosa ha tutto ciò che è necessario, o che possiede tutte le sue parti; oppure, completo è qualcosa che ha raggiunto il suo stadio finale di crescita: ad esempio, in questo senso, un seme che è diventato albero ha avuto uno sviluppo completo. Gli aggettivi perfetto e, soprattutto, perfezionato implicano invece che il grado di completezza raggiunto in una data abilità è stato possibile tramite un processo d'allenamento. Quindi può darsi che sia più che altro una questione di punti di vista.


E2) Cooler ---» Coola, oppure Kuler

Nel fumetto non c'è, però per completezza lo si segnala lo stesso, magari nel caso si volessero pubblicare prodotti in cui questo personaggio appare. Il suo nome viene dall'approssimazione nipponica della parola inglese cooler (la borsa frigo), ovvero kuuraa (クーラー). È diverso per via dell'assenza del prolungamento vocalico finale e della sostituzione di quello presente tra la sillaba ku e la sillaba ra con il kana u: kuura (クウラ).

Restando in linea con la traduzione operata circa il nome del fratello, in italiano può diventare Coola. Però, siccome questa parola può far nascere certe "buffe associazioni", si fa presente un'alternativa alla statunitese: Kuler.

Pronuncia approssimata in italiano:
Cuula; Culer.



E3) Le gerarchie

Come già fatto notare in un'altra occasione, è strano che si parli di "Grande Zen'o" quando al di sotto di lui vi è ad esempio "il Divino Beerus": così sembra quasi che sia quest'ultimo ad essergli superiore! Per le future ristampe/edizioni, si consiglia quindi di rivedere un po' tutti i titoli della gerarchia dragonballiana, così da renderli più sensati. Questo potrebbe essere un primo suggerimento:

- Signor Freeza/Potente Freeza.
- Divino Beerus, oppure Divin Beerus (*8)
- Sommo/Supremo Zen'o.

Si consiglia inoltre di far maggiormente ricorso a epiteti quali "Vostra Eccellenza" o "Vostra Maestà" in sostituzione dei vari "Nome-sama" presenti in originale, così da non cadere in ripetizioni.


Nota (*8):
È curioso come l'aggettivo divino finisca per "vino", ovvero una bevanda alcolica. E noi sappiamo che i nomi degli dei della distruzione si rifanno a nomi di diverse bevande alcoliche. Il titolo lo si potrebbe dunque anche lasciare (nell'una o nell'altra versione), a patto però che a Zen'o ci si riferisca con appellativi quali sommo o supremo. La variante "Divin" di "Divino" è stata inserita in elenco perché ci sembra più gradevole da sentire.



E4) Goku, Gokuh o Gokou?



Gokuh e Gokou sono entrambe traslitterazioni da ritenere corrette, in quanto a differenza del più semplice Goku" rendono più fedelmente, a livello grafico, il fatto che la vocale u di Goku sarebbe da pronunciare in maniera prolungata. In pratica, una buona approssimazione in italiano (ma non esattissima) sarebbe Gokù.

Allora nel fumetto, nei videogiochi, eccetera eccetera, andrebbe scritto o Gokuh o Gokou?

Risposta: dipende.

Dipende dal tipo di sistema di traslitterazione che si vuol utilizzare (l'autore utilizzava quello con l'acca) e se si vuol operare una forma di semplificazione, come nel caso su citato di Tokyo e Kaio.

Curiosità: "Gokou" non si legge così come è scritto; quell'ou finale bisogna pronunciarlo come quello presente nella parola inglese you, che per l'appunto viene detto con un piccolo prolungamento vocalico della u. Questa versione ha il pregio di poter essere letto in maniera molto fedele all'originale non soltanto dal lettore anglosassone, ma anche da quello francese. Ecco perché, probabilmente, sulle scatole di molti prodotti legati al nostro protagonista si può leggere il suo nome come "Gokou".



E5) Genio (Bu) ---» Demone Bu (oppure Magiessere Bu/ Essere magico Bu)

Prendendo a riferimento tutto ciò che ho spiegato nel mio secondo Focus On Dragon Ball (parte 1 e parte 2), il termine majin (魔人) sta letteralmente ad indicare:

A) Un essere (人) che è magico (魔), nel senso che è sovrannaturale; quindi si parla di un essere magico, o in alternativa di un magiessere.

B) Un essere demoniaco, dove per demone non si intende per forza un essere malvagio ma più semplicemente un essere sovrannaturale; e più nello specifico un essere sovrannaturale oscuro, la cui indole e i cui poteri non sono a noi ben noti.

+) Addirittura, può indicare uno stregone (ma non è questo il caso).

Pertanto, abbiamo trovato innanzitutto un po' fuorviante inserire in nota (DB Volume 39, pg 20) la traduzione "genio", anche se un majin in effetti può essere un genio; ma il genio può essere definito majin perché è, per l'appunto, un essere magico (così come lo è Nekomajin); per dire proprio genio invece i giapponesi utilizzano la parola geniusu (ゲニウス), la quale nell'opera non viene mai adoperata per riferirsi a Bu. Senza contare che di base il genio è un essere mitologico di tutt'altro genere. Ecco perché suggeriamo di optare o per il titolo "demone" o per il titolo "magiessere" (quest'ultimo comunque indicato con la dicitura "essere magico").

In secondo luogo e a proposito di titoli, visto che majin non è parte del suo nome, crediamo che sia da tradurre in italiano con una delle due scelte indicate: quindi Demone Bu, o Magiessere Bu.

Ciò detto ne approfittiamo per segnalare un piccolo "forse-errore" presente in una battuta nella pagina sopra indicata. Gohan in originale dice:

魔人っていうから、もっと大きいのかと。。。

La traduzione italiana lo riporta con "Immaginavo fosse molto più grande, visto che è un genio (demone)...". Al di là di quanto appena spiegato circa la parola genio, può darsi che qui il senso di ciò che ha asserito Gohan fosse un po' diverso. Infatti, perché mai il ragazzo avrebbe dato per scontato che un majin, per definizione, sia di grandi dimensioni? In realtà, come dicevamo, a nostro avviso qui siamo davanti forse ad una traduzione che non ha tenuto in conto le varie accezioni del termine ookii (大きい), in particolare:

-) eccezionale, notevole per importanza.

-) enorme, tremendo, sia in termini di dimensioni fisiche sia in termini di potere.

-) grosso, corpulento.

Di conseguenza, il senso di ciò che secondo me ha detto Gohan è che lui si aspettava "qualcosa di più", qualcosa che fosse più minaccioso. Inoltre, potrebbe esserci un gioco di parole dell'autore basato sul fatto che i termini ookii e futoi (grasso) sono graficamente molto simili fra loro (大きい/太い); in più, ookii e futoi possono essere talvolta adoperati come sinonimi. In parole povere, all'orecchio giapponese la battuta di Gohan potrebbe essere anche intesa col significato collaterale (e comico) di "Pensavo fosse più grasso..."


E6) Nomi degli angeli, degli dei della distruzione e di alcuni personaggi di Dragon Ball Super Broly


Cliccando su questo collegamento sarà possibile visionare un articolo del Team Saiyajin in cui sono state spiegate le probabili radici da cui derivano i nomi degli angeli e degli dei della distruzione. A seguire è possibile invece prendere nota delle probabili origini dei nomi dei principali personaggi della pellicola "Dragon Ball Super Broly".




Broli (ブロリー): il suo nome deriva da una delle varianti giapponesi della parola per indicare i broccoli, ossia ブロッコリー, che si legge burokkorī: eliminando la parte che sta per "kko" ecco che si ottiene Broli. All'attento lettore non sarà mancato di notare che il suo nome l'abbiamo scritto con la vocale i invece che con la ypsilon: come mai? Perché molto semplicemente la parola "broccoli" non termina per ypsilon (e non è broccoly neanche in inglese). Se sul manifesto del film e su vario materiale lo si vede con la ypsilon probabilmente è perché ormai il suo nome all'estero è così che è conosciuto. Un po' come è stato per casi come quello di Zidane/Gitan, il protagonista di Final Fantasy IX: senza alcun'ombra di dubbio il suo nome è Gitan, ma per motivi vari tutt'oggi è noto come Zidane nei paesi anglofoni e come Gidan qui da noi in Italia. Insomma, sono cose che forse semplicemente ci si porta dietro. Per quanto concerne la pronuncia essa deve sempre e comunque rifarsi alla pronuncia della parola "broccoli", e più nello specifico con tutta probabilità alle sue versioni inglesi in quanto molti dei nomi dei saiyan si rifanno a nomi per l'appunto inglesi di diverse verdure. Qualora la pronuncia all'inglese risulti strana o difficile si può sempre optare per l'adattamento Dynamic.

Beriblu (ベリブル): viene indubbiamente dal nome inglese che sta per mirtillo, ovvero blueberry, che in giapponese è approssimato in burūberī (ブルーベリー). La differenza tra burūberī  e Beribu (Beriblue) sta nel fatto che in quest'ultimo sono assenti i prolungamenti vocalici e la prima coppia di sillabe è stata invertita di posizione con la seconda. Pronuncia: beriblu.

Kikono (キコノ): il suo nome si basa su gioco di parole con il termine nipponico kinoko (キノコ), ossia fungo. Come ben si evince, la differenza risiede nello scambio di posizione tra le sillabe no e ko. La sua pronuncia corretta è "chìconò", dove "chi" è detto come il nostro pronome indefinito "chi" e "no" è simile alla nostra negazione "no".

Cheelye/Cheelai (チライ): proviene dal nome del frutto litchi, o lychee, che in giapponese è chirai/chilai (ライチ): mettendo in prima posizione la sillaba "chi" si ottiene il nome della ragazza. Tra i vari adattamenti ci sentiamo di consigliare Cheelye e Cheelai, tenendo però comunque in mente che in qualsiasi modo si scriva va comunque pronunciato "cilài".

Lemo (レモ): viene dal modo nipponico di approssimare la parola inglese lemon. La differenza con questo sta nel fatto che manca la consonante enne. Si pronuncia "Lèmo", con una e aperta come in "emocromo".

Paragus (パラガス): il nome del padre di Broli deriva dall'approssimazione giapponese della parola inglese asparagus (アスパラガス), gli asparagi. Anche se scritto con la u, il suo nome non va letto "Paragus": infatti in inglese quella u la si pronuncia "ə". Tenuto conto di questo, in italiano potrebbe allora essere necessario un adattamento. Si può seguire l'esempio giapponese, che approssima la vocale "ə" in a (quindi "Paragas") oppure ci si può avvicinare quanto più è possibile alla pronuncia anglofona.

Bardock (バーダック): un altro padre, in questo caso quello di Goku. Il suo nome viene dalla parola inglese burdock, una pianta conosciuta anche come Arctium lappa. In giapponese burdock lo si approssima in bādokku (バードック). Bardock è invece scritto come bādakku. La sua pronuncia non è "Bàrdoc" ma è "Bàrdac", dove "dac" è uguale alla pronuncia della parola anglosassone "duck".

Gine (ギネ): il nome della madre di Goku viene dalla parola giapponese negi (葱), ossia il cipollotto. Se si invertono le sue sillabe ecco che si ottiene il suo nome, il quale lo si pronuncia "Ghìne" (la "e" la si deve sentire, non invece come in "nine").

Beets (ビーツ): è un nuovo saiyan introdotto in questa pellicola. Il suo nome potrebbe essere preso pari pari dal modo nipponico di approssimare il termine inglese beets (ビーツ), ovvero barbabietole. Oppure potrebbe essere una storpiatura di beet, in giapponese approssimato come bīto (ビート). In ogni caso lo si pronuncia "bits".



E7) Saiyan «---  Saiyano: immodificabile, ma che sarebbe da modificare

Per logica e coerenza i saiyan, nome tanto del popolo tanto della specie, dovrebbero essere chiamati in italiano saiyani. Quindi:

Saiyan --- » Saiyano.
Super Saiyan --- » Super Saiyano.
Super Saiyan God --- » Super Saiyano God.

Tuttavia, già immagino un esercito di Super Fan inferociti sotto lo stabilimento Star Comics e, soprattutto, sotto casa mia e di Meito. Di conseguenza, forse è meglio lasciare l'ormai ultra iconico "saiyan" così com'è, facendo un'eccezione alle normali regole di traduzione.



NOMI IN DUBBIO

D1) Beerus/Beers.

In origine si sarebbe dovuto chiamare "virus", ma siccome sui materiali preparatori della pellicola La battaglia degli dei era scritto in katakana, Toriyama l'ha interpretato diversamente, pensando che il suo nome fosse collegato alla parola anglosassone per dire birra, ossia beer.

Alla luce di ciò, la traslitterazione Beerus ci sembra quella più corretta da continuare ad adottare, sia per lasciare un allaccio alla parola virus, sia perché a seguire il nome nel nostro gattaccio distruttore è stato comunque ufficializzato come connesso al termine beer.

Tuttavia, recentemente, su una delle grafiche promozionali di Dragon Ball Super Broli il suo nome è apparso come "Beers"; così come era comparso sulle primissime grafiche rese pubbliche di Kami to kami. Che quindi Toriyama ci abbia ripensato e sia più a favore della traslitterazione Beers? Oppure dobbiamo pensare ad un semplice errore?





D2) Yajirobe/Yajirove

Nel volume Dragon Ball Forever l'autore ha spiegato che gli ha voluto dare un nome che suonasse giapponese. La traslitterazione Yajirobei adottata da Star Comics ci sembra quindi corretta. Ciò nonostante, sui prodotti a lui dedicati vi è riportato "Yajirobe"; inoltre, sul frontespizio del capitolo 140, possiamo leggere addirittura Yajirove (da leggersi Iagirové).




D3) Bulma/Bloomer

Sembrerà incredibile, ma può darsi che il suo "vero nome" in realtà sia Bloomer, da pronunciarsi "Bluma". "Bloomer" così come appare in una recente illustrazione osservavibile sul Chogashu (*9). E "Bluma" così come si legge su uno dei pelouche a sua immagine.

Tutte queste versioni del suo nome hanno ragion d'essere nel fatto che sono tutte possibilissime traslitterazioni del termine nipponico buruma, ossia una loro approssimazione per indicare i bloomer, vale a dire i mutandoni femminili: ecco perché Goku le dice "Ah ah, che buffo nome che hai!" (anche se c'è da capire come faccia Goku a sapere cosa siano dei bloomer; ma va beh, lui va anche sulla Luna col suo bastone, quindi...)

Ora. Visto che i nomi della famiglia della giovane prodigio sono tutti derivanti da sostantivi indicanti capi di biancheria intima, per logica anche Bulma dovrebbe diventare Bloomer. Tuttavia non ci è chiaro se nelle intenzioni iniziali di Toriyama lui volesse soltanto far suonare, il suo nome come bloomer, e quindi considerare Bulma come nome di semplice fantasia. Oppure, non possiamo sapere se quel "Bloomer" disegnato di suo pugno sia da prendere come una forma di correzione, o come un semplice scherzo.

In assenza di dichiarazioni in merito, il dubbio rimane. Si potrebbe però scommettere sul lasciare Bulma, sia perché oramai è famosissima così e sia perché, soprattutto, sulla stragrande maggior parte del materiale giapponese, nonché sui suoi vestiti nel fumetto, su cui sono riportate traslitterazioni occidentali il suo nome viene sempre visto così, anche tutt'oggi.




Nota (*9):
Originariamente dovrebbe essere stata allegata a un volume di dvd; la fonte indicata è: WJ29号単巻DVD特典フィギュアイメージ. Il pelouche di "Bluma" dovrebbe appartenere ad una serie della SH Figurarts del 1992. Invece sulla scatola di questo prodotto lo si può vedere traslitterato nudo e crudo semplicemente come "Buruma".


D4) Ventaglio di Banano  ---» Ventaglio Foglia di Banano

La traduzione letterale di Bashōsen (芭蕉扇) è "Ventaglio di Banano", tuttavia essa non sembra avere molto senso: che cosa significa infatti ventaglio di banano? Guardando allora a sue varie rese nel romanzo Viaggio in Occidente e tenendo conto delle sue fattezze, è probabile che Bashōsen sia da intendersi in senso estensivo come "Ventaglio Foglia di Banano".


D5) Kefla o Kafla?

Il nome "Kēru" (ケール), cioè Kale, è sì il nome della saiyan amica di Caulifla ma è anche l'approssimazione nipponica di kale, parola inglese per indicare il cavolo nero; e kale si pronuncia (sempre a livello approssimativo) "keil", con una vocale i che si sente appena appena, e da qui il giapponese kēru, e non keiru. Ciò detto, il nome della fusione tra Kale e Caulifla ha origine dal fatto che si è presa la prima sillaba del nome della prima ragazza e le ultime tre lettere della seconda. E seguendo soltanto la grafia, sarebbe allora Kafla; ma "kafla", stando alla fonetica anglosassone, si pronuncia proprio "cafla", mentre il nome di Kale prevede che venga pronunciato con la vocale e. Da qui l'adattamento "Kefla", che si può leggere in vari prodotti a marchio Dragon Ball.

Quindi, qual è il suo nome corretto? Kefla o Kafla?

Forse è una questione di punti di vista. Se si vuole che il lettore lo legga così come viene pronunciato, allora è Kefla la versione da preferire; ma se si vuol tenere in conto che i nomi dei guerrieri che nascono dalle fusioni sono frutto a loro volta di una fusione dei rispettivi nomi e se questo lo si vuol far trasparire anche a livello grafico, ecco che la variante con la a sarebbe quella più indicata.


D6) Pamput ---» Panput?

Quando la enne giapponese è seguita dalle consonanti emme, bi e pi è possibile traslitterarla, in nomi stranieri o di fantasia, con una emme poiché, in tale posizione, la enne nipponica si avvicina per pronuncia alla consonante emme. Di conseguenza il nome Panputto (パンプット) è da ritenersi corretto, se si traslittera "Pamput". In altre parole, supponendo che sia proprio questo il suo nome corretto, il suono che nella fonetica giapponese più si avvicina a quella emme è la enne; enne però in quella data posizione. Tuttavia alcuni dubbi sorgono comunque. L'autore, il quale nel volume "Dragon Ball Forever" ha dichiarato di non ricordare nemmeno chi fosse questo personaggio quando gli fu chiesto l'origine del suo nome, disse solo che aveva un nome che suona alla tailandese.

Lingua tailandese che nel suo sistema, a quanto pare, prevede sia il fonema "phan" (พัน) sia il fonema "pham" (พัม). Secondo la voce Thai di Wikipedia il nome del personaggio è scritto พัมพุต, ossia Pham phut, il quale non significa niente. Chiedendo su un gruppo Facebook dedicato allo studio di questa lingua, mi è stato risposto che nel leggere questo nome ad un utente sono venute in mente anche le parole Phan Phút (พันพุทธ), ovvero "diecimila Budda".

Secondo Derek Padula, il suo nome potrebbe derivare da P̄h̀ān P̣hūt, che in base a quanto da lui asserito significa "infermabile". L'informazione è riportata nel quinto volume dei suoi "Dragon Ball Culture", ma non è chiaro da dove essa derivi e se abbia effettivamente un fondamento.

A complicare le cose ci pensa l'episodio 103 dell'anime di Dragon Ball, dove, sulla maglietta di una sua tifosa, il nome del personaggio lo si vede chiaramente scritto come "Panput"...



Collegamenti utili, per approfondire:
http://www.thai-language.com/dict/search
http://www.thai-language.com/id/131154


D7) Polunga ---» Porunga?

In Dragon Ball Super viene introdotto un nuovo drago che può esaudire i desideri: come gli altri draghi anch'egli è legato ai namecchiani, e il suo nome è Torombo, oppure Trombo. Il nome infatti dovrebbe venire dalla traslitterazione nipponica della parola giapponese che sta per trombone, ossia toronbon (トロンボーン). La differenza sta nel fatto che in Torombo manca il segnetto del prolungamento vocalico della sillaba bo e il kana che sta per la enne (tant'è che si scrive così トロンボ).

Questo elemento, il fatto che il nome di tale drago si allacci al nome del particolare strumento musicale, ci ha portato a mettere sul piano delle supposizioni che forse il vero nome di Polunga è Porunga, con la erre.

Innanzitutto perché, come fatto notare da Hexar Shiku in uno dei suoi post, a sua volta riprendendo una supposizione riportata su più siti giapponesi, tutti i nomi dei figli del Gran Re Demone Piccolo e il suo stesso nome si collegano a nomi di strumenti musicali. Ed è poi molto curioso come la scrittura nipponica del nome di Polunga sia molto simile alla scrittura del nome inglese dello strumento musicale chiamato organo, cioè organ (オルガン orugan).

Noterete benissimo come se si aggiunge la lettera pi all'inizio, o vedendola diversamente se si sostituisce la sillaba o con la silla po, e si invertono le ultime due sillabe si ottiene la scrittura Porunga: 

オルガン -  ポルンガ
(Orugan - Porunga)


Sebbene l'ipotesi sia abbastanza verosimile, restiamo però col dubbio. Tralasciando che nel videogioco per Famicom Dragon Ball: La Resurrezione del Gran Re Demone Piccolo (ドラゴンボール_大魔王復活) esiste un nemico affrontabile chiamato Organ e che il drago di Namek è un dio drago e non un'emanazione di un entità malvagia al pari di Piccolo, uno dei problemi sta nel fatto che questo modo di formulare i nomi è un po' atipico per Toriyama. Un autore che per battezzare i personaggi ha utilizzato spesso tagli di segni o inversioni piuttosto che aggiunte di singole lettere; tuttavia abbiamo alcuni casi in cui i nomi dei personaggi si basano su sostituzioni di sillabe (si pensi al caso di Raditz).

Purtroppo in aiuto non ci vengono dichiarazioni ufficiali in merito. L'unica che abbiamo a disposizione è stata pubblicata sul volume Dragon Ball Forever, dove il Maestro ha spiegato che proprio non ricorda l'origine del nome di questo personaggio, e che lo considera un nome qualunque.

Potrebbe dunque essere stato dato senza una precisa motivazione, basata semplicemente sulla sensazione che gli dava l'aspetto del drago. In Guida ai nomi di Dragon Ball ipotizzammo che il nome Porunga/Polunga fosse da mettere in collegamento con la parola cinese lung/long, vale a dire drago. Tuttavia questa già vaga ipotesi ora riteniamo che sia da mettere un pochino da parte, in quanto il nome del nuovo drago rimescola tutte le carte in gioco.

Supponiamo infatti che forse in origine Toriyama potrebbe aver davvero dato al drago namecchiano un nome senza particolari origini, tuttavia in seguito leggendo i siti che ne parlavano potrebbe aver deciso di approvare l'ipotesi di derivazione del nome dalla parola orugan. O ancora potrebbe essere stato qualcun altro a fargli conoscere questa ipotesi.

In alternativa Toriyama potrebbe aver ricordato che in effetti il nome deriverebbe proprio da orugan, e il fatto che la formulazione del suo nome risulti atipica e che il drago non è comunque un'emanazione di un personaggio come Piccolo è da vedersi come un'eccezionalità.


Se è vera una di queste ipotesi, il nome del Dio Drago di Namek sarebbe dunque da cambiare in Porunga. Siamo della stessa opinione anche qualora non si arrivasse mai a ottenerne una conferma: nel dubbio infatti riteniamo che sia più corretto scrivere il suo nome con la erre piuttosto che con la elle, in quanto il sillabario giapponese è composto da sillabe con la erre liquida, che per quanto non uguale alla nostra è comunque da considerarsi una erre. Tuttavia, nonostante i ragionamenti fatti, la perplessità ci rimane lo stresso.




D8) Chichi ---» Chi-Chi?

In Dragon Ball Forever l'autore ha dichiarato: "Dato che è la figlia del Re Demontoro, è un nome che suona da ragazza e si lega ai bovini, e perciò viene dalla parola latte" (牛魔王の娘なので、牛に関係したもので女の子っぽい名前、というわけで「乳」から).

Inoltre è omofono sia della parola giapponese per dire padre sia per dire tette. Tuttavia, nonostante le informazioni circa la sua etimologia non manchino, restiamo nel dubbio su come scrivere il suo nome.

Visto il gioco di parole verrebbe automatico scriverlo semplicemente Chichi, ma su certo mercanzia originale il suo nome lo si vede riportato col trattino, Chi-Chi. Insomma, potrebbe anche darsi che nelle intenzioni dell'autore il nome dovesse solo suonare come quelle parole, ma essere scritto un po' diversamente: dato il suo modus operandi, in tal caso la cosa non ci stupirebbe.





D9) Yamu e Spopovitch?

Parliamo del duo di sgherri che durante una delle ultime edizioni del torneo raccolgono l'energia vitale per conto di Babidi. 



L'origine dei loro nomi è attualmente ignota, per cui risulta difficile prendere una posizione in merito. Per il momento è possibile solo fare delle osservazioni. 

Il nome di Yamu (
ヤムー) è scritto e pronunciato facendo seguire alle prime due sillabe un prolungamento vocalico: in pratica, "Yamuu". Per via della presenza di questo allungamento vocalico, si differenza dunque così da termini nipponici molto simili che ne sono sprovvisti, ad esempio parole che stanno per "cessare" o "ammalarsi". E in effetti il suo aspetto potrebbe suggerire un collegamento con questi due verbi.

Inoltre, il suo nome può collegarsi alla parola giapponese Yamu
(
ヤム), accomodamento di Yam, che è il nome inglese di una pianta tipica dei tropici nota come Dioscorea, chiamata "patata dolce" in alcune zone del mondo.

In più c'è da notare il possibile legamento, con lui è che un personaggio malvagio, con uno dei lemmi nipponici che stanno per "oscurità", ossia yami (
闇).

Riguardo Spopovitch (スポポビッチ), in una wiki giapponese si legge di un'ipotesi che vedrebbe l'origine del suo nome non in qualche nome slavo o russo come potrebbe sembrare sulle prime, ma in una modifica delle parole nipponiche che stanno per "prugna" e "pesca", ossia rispettivamente sumomo e piichi (すもも+ピーチ). 

In altre parole, sumomo sarebbe diventato "Supopo" e piichi sarebbe diventato "bicchi".

Su un'altra fonte, il sito giapponese non ufficiale DBMANIA, ci si chiede se l'origine del nome sia da rintracciare in una qualche spiaggia, o in una spiaggia, chiamata "Spopo Beach". Questo perché "bicchi" (ビッチ) è molto simile a come i giapponesi approssimano la parola inglese beach, ossia in tale modo: biichi  (ビーチ). Si fa accenno inoltre a un non chiaro giocatore di calcio che avrebbe un cognome uguale o simile (viene citato nella prima citata wiki un certo マイケル=デ=スポポビッチ) .

Detto questo, si approfitta per far notare circa il nome di questo personaggio come la parte che sta per "-bicchi" è uguale per pronuncia alla approssimazione nipponica del termine inglese offensivo "bitch" (ビッチ), traducibile in italiano in vari modi come "cagna", "sozza" o "prostituta".

Sebbene il collegamento possa apparire inverosimile, potrebbe comunque avere un suo fondamento: bisogna infatti ricordare che Toriyama non è stato per niente restio a dare nell'opera ai suoi personaggi i nomi più assurdi, proprio come nel caso di Tao Paipai, che in pratica a un giapponese suona come "Tao Poppe".

Quindi Toriyama potrebbe aver fatto una cosa simile anche con Spopovich.

Tuttavia, dato che i personaggi si presentano in coppia e dato che per entrambi si è potuti rintracciare una possibile radice legata a nomi di frutti e vegetali, forse potrebbe essere questo il cavallo su cui scommettere.


D10) Toninjinka o To Ninjinka?




Il nome di questo personaggio sta per qualcosa tipo "Coniglio che trasforma in carote". Non è però chiarissimo come lo si debba intendere, se come un nome tutto intero oppure staccato, come se fosse composto ad esempio da nome e cognome.

Sulla maggior parte dell'oggettistica a egli legata sembra infatti che prevali la forma unificata, tuttavia nel capitolo originale in cui appare la grafia giapponese è inequivocabilmente staccata.

Quindi la perplessità rimane.







Conclusione


Arrivati alla fine di questo nostro articolo, lo chiudiamo ringraziandovi innanzitutto dell'attenzione che ci avete rivolto. Addirittura c'era chi, fra voi lettori, attendeva con una certa trepidazione questa nostra pubblicazione, perché desideroso di saperne di più sui nomi dei personaggi di Dragon Ball, probabilmente la sua opera preferita: questo non può che farci piacere, e speriamo tanto allora di essere riusciti a soddisfare almeno la maggior parte delle vostre curiosità.

Potrebbe però anche darsi che fra voi ci sia qualcuno che mal ha visto tale documento, pensando che sia stato scritto da persone che si sono volute mettere su un piano superiore rispetto a quello degli editori: niente di più sbagliato.

Questo articolo l'abbiamo scritto solo e unicamente per fini migliorativi, costruttivi, senza l'intento di creare polemica alcuna: le abbondanti spiegazioni e lo stile dell'esposizione crediamo parlino perfettamente da soli. E quindi, speriamo che i diretti responsabili a cui l'abbiamo principalmente indirizzato l'abbiano potuto apprezzare.

Detto ciò, se volete farci conoscere le vostre considerazioni in merito, segnalarci refusi o se avete domande da porci, scriveteci preferibilmente ai nostri rispettivi indirizzi di posta elettronica: leggeremo tutti i vostri messaggi.

Grazie ancora per l'attenzione e alla prossima!







Bibliografia in lingue occidentali:

BIRD STUDIO (1995) Complete Illustrations Dragon Ball - Enciclopedia. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

ESTUDIO FENIX (2008) Dragon Ball - El manga Legendario #45. Barcellona: Editorial Salvat.

KOYAMA T. e NAKATSURU K. (1999) Dottor Slump Colpisce Ancora. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

PADULA D. (2016) Dragon Ball Culture Volume 5: Demons. Seattle: Amazon Digital Services LLC.

SHŪEISHA 集英社 (2003) Dragon Ball Landmark. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

SHŪEISHA 集英社 (2003) Dragon Ball Forever. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

TORIYAMA A. (2006) Dragon Ball - Perfect Edition. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

TORIYAMA A. (2011) Dragon Ball - Evergreen Edition. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.

TORIYAMA A., TOYOTARŌ (2011) Dragon Ball Super. Bosco (PG): Edizioni Star Comics.


Bigliografia in lingua giapponese:

SHŪEISHA 集英社 (2003) DRAGONBALL Z 孫悟空伝説―テレビアニメ完全ガイド Dragon Ball Z Son Gokū densetsu terebi anime kanzen gaido (Dragon Ball Z - La leggenda di Son Goku, Guida Completa all'anime televisivo). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.

SHŪEISHA 集英社 (2004) Dragonball Forever―ドラゴンボール完全版公式ガイド Dragonball Forever―  Doragon Bōru kanzenban kōshiki gaido (Dragon Ball Forever - Dragon Ball Guida Ufficiale dell'Edizione Perfetta). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.

SHŪEISHA 集英社 (2004) DRAGONBALL 天下一伝説―テレビアニメ完全ガイド Dragon Ball  Tenka'ichi terebi anime kanzen gaido densetsu (Dragon Ball - La leggenda del Tenka'ichi, Guida Completa all'anime televisivo). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.

SHŪEISHA 集英社 (2013) DRAGON BALL超画集 Dragon Ball Chōgashū (Dragon Ball Super Raccolta di Immagini). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.

TORIYAMA AKIRA 鳥山明 (2002) ドラゴンボール - 完全版 Doragon Bōru - Kanzenban (Dragon Ball - Edizione Perfetta). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.

TORIYAMA AKIRA 鳥山明 (2009) ドラゴンボール - 単行本 Doragon Bōru - Tankōbon (Dragon Ball - volumi separati). 東京Tōkyō: 集英社 Shūeisha.


Sitografia

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HERMS (2008). Dr. Gero Name Pun (Puke/Vomit?) (Il gioco di parole alla base del nome del Dr. Gero - Vomito?). Disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/forum/viewtopic.php?t=8744 [consultato il 9 settembre 2018]

HERMS (2010), Name Pun Round-up (Sommario dei giochi di parole nei nomi dell'opera). Disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/forum/viewtopic.php?t=12853 [consultato il 7 settembre 2018]

HERMS (2011), Journey to the Rest: a look at those other JttW references (Journey to the Rest: uno sguardo agli altri riferimenti a Viaggio in Occidente). Disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/forum/viewtopic.php?t=16284   consultato il 7 settembre 2018]

HERMS (2015), DAIZENSHŪ 7: Character Dictionary (Dizionario dei personaggi del Settimo Daizenshū). Disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/forum/viewtopic.php?t=32226 [Consultato il 3 settembre 2018]
KANZENSHUU.COM (2014). Answearing questions about the "Artificial Humans & Cell Arc"!! -Volume 2 (Risposte alle domande circa l'arco narrativo di Cell e degli umani artificiali! Secondo volume). Traduzione di SaiyaJedi disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/translations/db-full-color-artificial-humans-cell-arc-02/ [consultato il 9 settembre 2018]

HERMS (2018), Toyotarō Asks! Please Tell Me, Toriyama-sensei!! (Volume 8). Disponibile da:http://www.kanzenshuu.com/translations/dbs-manga-vol-8-toyotaro-toriyama/ [aggiunto il 7/12/2018]

HERMS (ND) Dragon Ball: Adventure Special. Disponibile da: www.kanzenshuu.com/translations/adventure-special-toriyama-qa/

KANZENSHUU.COM (2014). Answearing questions about the "Artificial Humans & Cell Arc"!! -Volume 6 (Risposte alle domande circa l'arco narrativo di Cell e degli umani artificiali! Sesto volume). Traduzione di Herms disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/translations/db-full-color-artificial-humans-cell-arc-06/ [consultato il 9 settembre 2018]

KISAFUKA3 きちふか3, Setōchi Jakuchō・Hōwa 04 「Shūkke ni tsuite」Namu Amida Butsu no imi 瀬戸内寂聴・法話04「出家について」南無阿弥陀仏の意味 (Setōchi Jakuchō - Quarto Sermone "Iniziazione al sacerdozio", Il significato di Namu Amida Butsu. Disponbile da: https://www.youtube.com/watch?v=hoRolph9xAM [consultato il 2 settembre 2018]

TEAM SAIYAJIN.IT (2017), Guida ai Nomi di Dragon Ball. Disponibile da:http://www.teamsaiyajin.it/dossier/guida-ai-nomi-di-dragon-ball/ [consultato il 2 settembre 2018]

TEAM SAIYAJIN.IT (2017), DB Super Coverege dell'intervista doppia ad Akira Toriyama e Toyotarō. Disponibile da: http://www.teamsaiyajin.it/db-super-coverage-dellintervista-doppia-akira-toriyama-toyotaro-dal-volume-4-del-manga/  [consultato il 2 settembre 2018]

TOEI-ANIM-CO.JP, ゴクウブラック (Scheda caratterizzazione di Goku Black). Disponibile da: toei-anim.co.jphttp://www.toei-anim.co.jp/tv/dragon_s/chara/31.html [consultato il 2 settembre 2018]

VEGETTOEX (2016), What is the problem with the spelling 'Gokou'? (Qual è il problema con la grafia 'Gokou'?). Disponibile da: http://www.kanzenshuu.com/forum/viewtopic.php?t=33591 [consultato il 7 settembre 2018]

WAKARIYASUI BUKKYŌ KŌZA・JŌDOSHIN SHŪSHIN RANKAI 分かりやすい仏教講座・浄土真宗親鸞会, Namu Amida Butsu toha nani ka 南無阿弥陀仏とは何か (Che cos'è il Namu Amida Butsu?). Disponibile da: https://www.youtube.com/watch?v=rh11GJndh3U [consultato il 2 settembre 2018]

WEBLIO JP, Kukuribōzu くりくり坊主. Disponibile da: https://www.weblio.jp/content/くりくり坊主 [consultato il 2 settembre 2018]





PER CITAZIONI // IF YOU WANT CITE THIS PUBLICATION: 


MEITO ANIZAWA, TILLAMIZU (2018), Dragon Ball Nomi: tutti quelli da correggere (Edizioni Star Comics). Disponibile da: https://tillamizu.blogspot.com/2018/10/nomi-da-correggere-nel-fumetto-di-dragon-ball.html [consultato il/accessed on - inserire data/insert date - ]